Benvenuti all’ultima delle 15 settimane del programma ideato dagli organizzatori della Maratona di Venezia in collaborazione con la nostra rivista in preparazione dell’appuntamento di domenica 27 ottobre.
Training to Wizz Air Venicemarathon è il programma che ti accompagna passo dopo passo verso il traguardo della Maratona di Venezia. È gratuito, aperto a tutti e pensato per maratoneti esperti, principianti, neofiti e camminatori, italiani e stranieri.
La nostra redazione ha creato tre percorsi di allenamento su misura per ogni tipo di atleta:
- Programma performance: Per chi vuole sfidare se stesso e correre la maratona in meno di 3h30′.
- Programma senza limiti di tempo: Per chi desidera arrivare al traguardo con il sorriso, godendosi ogni passo.
- Programma fit-walking alternato al running blando: Per completare la maratona entro le 6 ore, il tempo limite della Wizz Air Venicemarathon.
Il nostro percorso è iniziato qui insieme ai grandi esperti di allenamento della nostra testata, come Orlando Pizzolato, Lorenzo Falco, Massimiliano Monteforte e Giorgio Garello che ci hanno accompagnato in questo meravoglioso viaggio di avvicinamento al traguardo di Venicemarathon.
Adesso è arrivato il momento di mettersi in gioco, superare i propri limiti e raggiungere un obiettivo straordinario. La tua maratona ti aspetta!
Ultima settimana: obiettivo pile cariche
Lunedì riposo, martedì una corsa lenta di 45 minuti con 5 allunghi finali, mercoledì 30 minuti di corsa media, giovedì riposo e venerdì un’altra mezz’ora, ma di corsa lenta… Si potrebbe quasi dire che anche il meno in forma dei vostri amici potrebbe allenarsi con voi che avete passato agosto e settembre a faticare! La differenza è l’effetto che questa ultima settimana svuotata di carico produrrà sul vostro fisico: smaltimento delle “tossine” accumulate fino a due settimane fa e rinascita psico-fisica in forma di recupero della freschezza e della brillantezza.
Quello che serve per presentarsi al via della Venicemarathon con le “pile cariche”.
Come per la settimana precedente, la difficoltà più grande potrebbe essere il resistere all’euforia e alla voglia di provare a spingere, visto che le gambe “girano”, e magari effettuare qualche prova ripetuta: «Perché no? Mi sento così bene!»
“Anche no” è il nostro consiglio. Conviene attenersi a quel programma di lavoro… “dietetico”, “detox” che trovate indicato nell’ultima settimana. Basta un niente a mandare in fumo tanto sacrificio.
Gestire il sabato
Le ultime insidie vi attendono alla vigilia, quando andrete al parco San Giuliano di Mestre, sede ormai storica dell’expo di Venicemarathon, a ritirare il numero di gara e tutto il “pacco gara” che vi è stato riservato dall’organizzazione. Quel camminare a rilento (sarete migliaia), quel sostare davanti agli stand può creare affaticamento, pesantezza.
Come gestire la giornata del sabato? Dipende da voi, è la risposta più onesta. Come abbiamo più volte sollecitato, in questi tre mesi di allenamento avrete imparato a conoscervi e ad ascoltarvi. Se siete a vostro agio lontani dal clima della gara, allora scegliete la “modalità” riposo, che è una delle due possibilità previste in tabella per questo sabato, e non esitate a intraprendere una breve-media camminata: a tiro di dieci minuti di autobus dal parco di San Giuliano c’è il ponte di Calatrava che da piazzale Roma vi permette di raggiungere una delle città più affascinanti del mondo. Se invece soffrite della già descritta “Sindrome del cavallo da corsa”, per cui se non correte vi si abbassa il tono dell’umore e perdete brillantezza, allora effettuate pure i 20 minuti di prevista corsa lenta, arricchiti magari da qualche progressivo incremento di andatura, sempre senza esagerare.
Il rischio da “Notte prima degli esami”
C’è poi in agguato un ulteriore inconveniente sottoforma di paura, che può saltarci addosso improvvisamente e che chiamiamo, citando una nota canzone di Antonello Venditti, “Notte prima degli esami”.
Lo descrive bene Massimiliano Monteforte, nel suo libro “21K”: “È la paura che può assalire un atleta prima di un appuntamento importante, soprattutto se la preparazione per quella gara è durata molto, come nel caso della maratona. Attenzione: la parola “atleta” non deve trarre in inganno, perché siamo tutti atleti nel momento in cui ci dedichiamo con abnegazione a un “progetto corsa”.
“Si tratta comunque di una paura debilitante, capace di togliere il sonno e le energie: un atleta che è in procinto di gareggiare subisce un maggiore versamento di glucosio e di adrenalina nella circolazione del sangue: siamo nella dimensione degli studenti a cui si imperla la fronte alla vigilia di un esame.”
“Per superare il disagio bisogna pensare in positivo, rilassare il corpo e controllare i nervi. Può essere utile cercare di andare a dormire avendo predisposto con cura tutto quello che ci servirà per correre la nostra gara il giorno dopo, evitando di aspettare la sveglia per metterci a cercare i pantaloncini, maglietta, scarpe e numero di gara. Questa sana abitudine ci permetterà di essere in anticipo sui nostri appuntamenti e di cominciare la giornata senza inutili preoccupazioni e piccole ansie che potrebbero minare serenità e performance”. Anche leggere attentamente le istruzioni dell’organizzazione (le trovate nel pacco gara) sugli spostamenti e la logistica del giorno della gara riduce i confini dell’ignoto e aumenta la serenità.
Un farmaco molto efficace per prevenire ansie e preoccupazioni è il sonno: quello dell’ultima notte prima della maratona magari sarà breve, per cui dovremo essere stati bravi a dormire molto e bene in tutta questa ultima settimana che state per affrontare. Un pieno di sonno sarà il vostro migliore allenamento.