Un anno da ricordare mese per mese, con i fatti e i personaggi del mondo running: in gennaio rivediamo i piazzamenti nel cross di Nadia Battocletti e Iliass Aouani, le performance indoor di talenti emergenti, le molte corse su strada ancora rimandate per Covid.
2021 = donne top runner – Il 2021 si è appena chiuso con la scena della corsa azzurra dominata dalle donne: in dicembre Nadia Battocletti ha vinto il suo terzo titolo europeo di cross (2 da Under 20 e questo da Under 23) e Giovanna Epis (in copertina su Correre di gennaio) ha fatto il salto di qualità alla maratona di Valencia (2:25’20”, personal best), sulle cui strade comincia il 2022 del neo-azzurro di Bergamo, Ahmed Ouhda, che nei 10 km (9 gennaio) giunge trentesimo, ma con il primato personale: 28’41”.
Aouani – Dal cross ricomincia l’avventura di Iliass Aouani, autore del “pokerissimo” 2021 (4 titoli italiani: cross, 10.000 m, 10 km su strada e mezza maratona): due ottavi posti in tappe del circuito mondiale, rispettivamente al Campaccio (6 gennaio, sesti Faniel e Battocletti) e a Elgoibar (Spagna, 9 gennaio) e un secondo posto a Dundonald, nell’Irlanda del Nord (22 gennaio). Sull’allievo di Massimo Magnani corre intanto voce che intenda debuttare in maratona…
Mereghetti, addio – A 92 anni, il 14 gennaio scompare Livio Mereghetti, anima del Campaccio, di cui ha vissuto tutte le 65 edizioni, compresa quella disputata otto giorni prima della morte.
Talenti indoor – Prime riunioni in sala e subito arrivano i primi risultati di giovani talenti che vivranno un 2022 da incorniciare:
• con 7,47 m nel salto in lungo, il 9 gennaio Mattia Furlani comincia a misurarsi con Andrew Howe, titolare della miglior prestazione italiana under 18 al coperto con il 7,52 saltato nel 2001, quando Furlani (classe 2005) non era ancora nato;
• a ottenere una miglior prestazione italiana under 18 indoor è invece Francesco Ropelato, che il 16 gennaio, a Padova, corre i 3.000 m in 8:30’08. Il crono fa scalpore anche per il calibro del primatista precedente: Stefano Mei (8’31”0 manuale, 1979, Genova);
• altro confronto “scomodo” è quello sostenuto da Catalin Tecuceanu, che a Padova (29 gennaio) corre i 500 m in 1’01”33, miglior prestazione italiana indoor dei 500 m, che apparteneva a Donato Sabia, con 1’02”8 del 1984 (eguagliato da Sergio Lafasciano nel 1986);
• nei 60 metri Zaynab Dosso (nella foto) comincia a inseguire il primato di Marisa Masullo (7”19); 7”32 il 23 gennaio e 7”29 il 30, sesto tempo italiano all time e standard per i Mondiali indoor di marzo.
Morire a 12 anni – La notizia che mai avremmo voluto pubblicare arriva nelle redazioni domenica 23 gennaio: un giovanissimo atleta padovano, Carlo Alberto Conte (12 anni), tesserato per le Fiamme Oro Padova, si accascia al suolo per un malore durante una gara di corsa campestre a Vittorio Veneto e viene ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove purtroppo cessa di vivere poche ore dopo.
Cinque Mulini – Il quinto posto di Anna Arnaudo è il miglior risultato azzurro dell’edizione n. 90 della Cinque Mulini (30 gennaio), la classicissima del cross a San Vittore Olona (MI). La cuneese, nel 2021 oro a squadre under 23 agli Eurocross di Dublino e argento in pista nei 10.000 m, si muove in maniera egregia nella gara dominata dalle due giovani keniane Teresiah Muthoni Gateri e Zenah Jemutai Yego, prima e seconda al traguardo davanti alla slovena Klara Lukan. Una gomitata allo sterno costringe al ritiro Nadia Battocletti che viaggiava nel gruppo di testa.
Rinviate per Covid – La pandemia continua a condizionare lo svolgimento delle manifestazioni: ai cross e nei palaindoor si accede previsa misurazione della temperatura e autocertificazione mentre nel mondo delle corse su strada è un continuo annullare e rinviare. È questo il destino anche di gare famose come la romana “Corsa di Miguel”, tradizionale appuntamento di inizio stagione, e la veronese “Giulietta e Romeo half marathon”, mezza maratona tra le più partecipate d’Italia.