Eccoci in autunno, la stagione si fa più umida. Noi però continuiamo ad allenarci anche nelle giornate uggiose e a camminare e correre sotto la pioggia. Sempre però in sicurezza
Da calendario, la bella stagione è ormai alle spalle, e se non per le temperature quello che ce lo conferma è la lunghezza delle giornate sempre più corte.
Le ore di luce ridotta complicano un po’ la vita di chi pratica sport all’aria aperta. Tra i più colpiti (oltre ai ciclisti) ci sono proprio i corridori ed i camminatori, soprattutto quelli che sfruttavano le mattine sul far dell’alba o le serate per praticare l’attività preferita sia per scampare al gran caldo dell’estate o anche solo per muoversi nei momenti in cui le strade prive di traffico permettono di sentirsi un pò padroni dello spazio troppo spesso caotico delle ore di luce piena.
Escursione termica
Tornando alle temperature. Da questo momento in poi, l’escursione termica del mattino e della sera, minerà a molti lo stimolo dell’uscita mattutina o tardo serale a cui aggiungere un’altra variabile che potrebbe limitare di molto la volontà di dedicarsi quei sessanta minuti di libertà misto dolce fatica che una camminata a passo svelto regalava solo qualche settimana prima. Tranquilli, non sono qui a fare lo iettatore ma visti i tempi che corrono, io, faccio il tifo per la pioggia, la variabile fastidiosa a cui facevo riferimento, che però dovrebbe essere tipica del periodo.
Mi rendo conto che i più potrebbero storcere il naso per questa mia posizione, ma a parte l’evoluzione drammatica di piogge violente e concentrate durante le quali è assolutamente necessario non uscire, la pioggia non fa male al nostro organismo se sano ed efficiente. Forse l’unica vera accortezza da prendere è, al termine dell’uscita/allenamento, quella di cambiarsi immediatamente con abiti asciutti e possibilmente termo regolarizzatori se non addirittura caldi.
Tutto questo accade normalmente in autunno che è spesso il periodo in cui o si vuole provare a mantenere le corrette abitudini coltivate nel periodo delle vacanze o si rifinisce la preparazione per manifestazioni medio lunghe grazie alle temperature finalmente più fresche. Pensare di allenarsi per alcune ore, a correre sotto la pioggia non è certamente stimolante soprattutto se si deve partire mentre già piove. A Proposito di questo è differente dal punto di vista mentale e dell’accettazione prendere pioggia mentre si è già partiti piuttosto che uscire quando già piove, perché a parità di pioggia bagnarsi da un certo punto in poi per molti ha un altro “sapore”, alcuni tornano bambini altri si sentono un po’ come Silvester Stallone nel primo Rocky, altri comunque accelerano il passo per rientrare il più velocemente possibile
Ciò non toglie che camminare e correre sotto la pioggia è un po’ più scomodo rispetto a correre perché spesso il piede di spinta scivola via proprio quando deve spingere. La stessa cosa non avviene con il gesto della corsa dove la spinta non è così prolungata sul piede ma sale verso l’alto. C’è poi la sensazione di freddo, direttamente correlata alla capacità di produrre calore con l’esercizio, che è maggiore (la sensazione di freddo) nel camminatore a meno di non sviluppare velocità decisamente importanti rispetto al runner anche lento che di fatto solleva il proprio peso da terra ad ogni ciclo di passo.
E l’autunno si sa, è solo l’inizio del periodo freddo ed umido che si dovrà affrontare. Permettetemi la piccola presa in giro, prima di tornare a lamentarsi del troppo caldo, varrebbe quindi la pena trovare una soluzione che permetta al camminatore meno propenso a bagnarsi per tempi molto lunghi di non rinunciare alle sue uscite o ai suoi allenamenti autunnali ed invernali sfruttando la possibilità di adattare l’uscita alle condizioni bagnate del meteo.