«Migliorare il modo di respirare può cambiare in meglio la qualità delle nostre giornate e delle nostre performance» inizia con questa premessa il contributo del preparatore Paolo Capriotti pubblicato su Correre di dicembre.
«Ripetute, lunghi, esercizi per il core: difficilmente nella lista delle cose da allenare rientra la respirazione. Un errore che potrebbe costare caro alle nostre performance sportive e che, comunque, ha ripercussioni anche sulla nostra vita quotidiana. La tendenza comune, infatti, è credere che possiamo respirare come vogliamo tanto non fa differenza» prosegue Capriotti.
Naso o bocca?
«Sia nella quotidianità sia nelle attività a intensità bassa o moderata la principale forma di respirazione dovrebbe essere quella nasale» spiega coach Capriotti, elencando i diversi vantaggi di questa opzione e confrontandoli con pro e contro della respirazione dalla bocca.
Questione di soglia
«Questo, però, non vuol dire che nella corsa bisogna sempre ed esclusivamente respirare dal naso. A ritmi intensi la sola respirazione nasale non è più sufficiente e si ha la necessità di respirare utilizzando anche la bocca. Tutto, quindi, dipende dalla soglia ventilatoria in cui stiamo correndo» prosegue Capriotti, addentrandosi nell’illustrazione dei due tipi di soglia ventilatoria VT1 e VT2.
«Riconoscere l’intensità dell’attività attraverso la respirazione è molto importante per gestire in maniera efficace gli allenamenti e saper controllare il ritmo durante le competizioni. Andare in iperventilazione troppo presto potrebbe compromettere irreparabilmente la gara» prosegue l’autore del libro “Correre 10 e 21 km – Guida pratica, consigli e tabelle di allenamento per tutti i runner: da chi inizia a chi vuole sempre migliorarsi”, disponibile su storesportivi.it.
Il test
«Il primo consiglio per migliorare la nostra respirazione è quello di metterla, per così dire, alla prova effettuando il Body Oxygen Level Test. È il test che viene usato per stimare l’ossigenazione del corpo misurando la tolleranza all’anidride carbonica» aggiunge Capriotti.
L’intervento si conclude con l’illustrazione di una serie di esercizi che ci consentiranno di migliorare il nostro respiro e, di conseguenza, le nostre performance sportive.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Benefici garantiti”, di Paolo Capriotti, pubblicato su Correre n. 482 (dicembre 2024) alle pagine 44-49.