Siamo in trepidante attesa di sapere se giovedì sulla pista di Rieti Davide Re riuscirà a cancellare un annoso primato, quello dei 500 metri, distanza insolita per chi ama la pista. Il nostro azzurro, primatista italiano dei 400 in 44”77, va all’attacco di questo primato (1’00”08) anche per ricordare Donato Sabia, scomparso a causa del Covid-19, quando la pandemia mieteva quotidianamente un gran numero di vittime.
Nel frattempo si deve annotare che la velocità azzurra ha mostrato segnali assai interessanti. Il meeting Ottolia di Savona è stato l’indizio che stavamo aspettando. Filippo Tortu e Marcell Jacobs hanno mostrato di essere a buon punto in questa disgraziata stagione, assai avara di sfide internazionali (meeting) – almeno per ora – nella speranza che prenda il via uno scampolo di Diamond League, non virtualmente, sia ben chiaro. Chi scrive non ama di certo confronti a distanza, del tipo Lyles (200m) che poi corre solo 185 metri!
Dicevamo dei due azzurri: di certo non sarà facile per entrambi passare la “linea del Piave” quel “sub 10” che difficilmente si vedrà arrivare, almeno quest’anno, nonostante, a volte, lo si proclami. Oltre ai due sprinter, si è mostrato in forma anche Faustino Desalu, il terzo incomodo che a volte piazza “crono” da lasciare stupiti e a volte no. Ai tre si deve aggiungere Luca Lai, una sorta di oggetto misterioso, nel senso che si esprime in teatri meno noti (Bulle, ad esempio in Svizzera), oppure a Pont Donnas cogliendo sempre crono di valore nei 100 (10”22) in terra elvetica nella prima decade di luglio e 10”26 in Valle d’Aosta. Lai era atteso lo scorso febbraio a Savona nei 60 sotto tetto, alla sfida con il quasi corregionale Filippo Tortu, ma un infortunio non ha permesso questo incontro che poteva essere interessante.
Oltre ai tre velocisti già citati, in attesa di notizie dai vari Cattaneo e Manenti, quasi dal nulla è spuntato Chitiru Ali, mamma nigeriana, papà ghanese, affidato a una famiglia comasca che improvvisamente a Milano (Test Match di fine giugno) ha vinto in 15”38 nella distanza spuria dei 150 metri mettendosi alle spalle i vari Cattaneo e Desalu per poi arrivare sino a Rieti e siglare 10”41 nei 100 nel giorno dell’esordio di Pippo. Ali si è rivisto a Savona, sempre nei 100 e in batteria ha chiuso in 10”42, poi ha detto stop, problema muscolare. Il suo tecnico a bordo pista si è dannato l’anima per spiegare che il suo allievo è un ostacolista. Ali è alto 1,98 e stranamente fa ricordare Usain Bolt, prima maniera, con quel fisico…