L’italo-eritreo torna a correre in Giappone a distanza di quindici mesi dallo splendido terzo posto nella maratona di New York. “Dovevo rientrare, ci sono riuscito e il lavoro ha pagato”
Buona prestazione di Eyob Faniel sulle strade di Osaka, in Giappone, al ritorno sulla distanza dei 42,195 chilometri. L’azzurro chiude in 2h07’53”, a poco più di mezzo minuto dal suo record (2h7’19” tre anni fa a Siviglia).
Con questo crono il fondista italo-eritreo supera ampiamente lo standard per i Mondiali di Budapest (2h09’40”) lasciandosi alle spalle una stagione condizionata dai problemi fisici che lo hanno visto costretto a saltare tutte le grandi manifestazioni internazionali.
“Dovevo rientrare in gara e ce l’ho fatta. Sapevo di non essere al massimo della forma, anche per questo sono soddisfatto di com’è andata”, ha commentato Eyob Faniel. “Mi sono sentito bene fino al 29° chilometro, senza però riuscire a rispondere subito agli attacchi quando si sono fermate le lepri e ho un po’ sofferto, con le gambe dure anche a causa del freddo. Più avanti mi sono sbloccato, intorno al 36esimo, ricominciando a correre meglio. Non pensavo al record italiano, ma solo a finirla con buone sensazioni e sono contento di averla portata a termine così, per ricordarmi che sono un maratoneta. Mi fa ben sperare per le prossime gare”.
