Allenare il controllo posturale

Supporti e progressioni

Tutti conosciamo tanti modi per esercitare l’equilibrio, utilizzando tavolette, palle e cuscini gonfiabili. Ma gli esercizi attivi migliori per i trailer sono quelli che simulano le situazioni specifiche di disequilibrio che possono incorrere sui sentieri. Queste, infatti mettono in gioco le strategie anticipatorie del controllo posturale, cosa che gli esercizi statici non fanno. In quest’ottica è interessante correre, camminare o balzare appoggiandosi su supporti distanti e sfalsati come massi e rocce, tronchi d’albero o ausili specifici. Si possono poi svolgere delle progressioni con un appoggio alternativo dei piedi destro e sinistro, a piedi uniti (balzi), o con saltelli su un piede solo. Per complicare le difficoltà e ricercare nuovi livelli di adattamento del sistema nervoso, provate a eseguire le stesse progressioni (corsa, balzi a piedi uniti, saltelli su un piede) all’indietro. Una difficoltà aggiuntiva consiste nel fermarsi completamente restando in equilibrio dopo ogni balzo o saltello.

Sensi e scarpe

Infine, ricordiamo che il controllo posturale avviene sulla base di informazioni provenienti da vari canali sensoriali: non solo la vista, ma anche la propriocezione e la stimolazione vestibolare. Diminuire (con prudenza) il predominio del canale visivo aiuta a sviluppare le altre sensibilità. Ovviamente tutte queste esercitazioni vanno eseguite in sicurezza, compiendo una progressione e cercando di evitare il paradosso di infortunarsi per aver cercato di migliorare il controllo posturale.

Per quanto riguarda la seconda modalità di allenarlo, è provato da vari studi che passare da scarpe molto protettive a calzature minimali provoca in breve tempo modificazioni positive della tecnica di corsa. Ad esempio, il runner passa da un equilibrio rearfoot a uno sull’avampiede, il che si traduce in risparmio energetico. Nel trail c’è un utilizzo di calzature con cushioning importante: sembrerebbe però che un eccesso di protezione porti a una ridotta capacità percettiva e quindi a un peggioramento dell’economia di corsa.

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