ZONA MISTA / Maratona: sotto le 2 ore?

È una sorta di mantra che si ripete da qualche stagione, da quando Eliud Kipchoge riuscì nell’intento di abbattere il muro di 2 ore nella maratona (Vienna 2019). Allora il primato sui km. 42,195 non fu giustamente omologato per diverse ragioni che non è il caso ripercorrere. Fu un evento ideato anche per lanciare un nuovo tipo di calzatura per le lunghe distanze. Da quel giorno, pare passato un secolo, ora le scarpe con la fibra di carbono le calzano anche ….

Sta di fatto che scarpe o non scarpe, Jacob Kiplimo domenica scorsa ha letteralmente distrutto il primato sulla mezza maratona a Barcellona e si presenterà a Londra il 27 aprile con l’intento, ovvio, di scollinare sotto il muro delle due ore. L’ugandese, classe 2000, ha sbaragliato tutti, dal settimo chilometro ha fatto a meno del pacemaker, involandosi verso il traguardo con il nuovo primato mondiale di 56’42”, primo uomo sceso sotto i 57’.

Quello che più ha “sconvolto” i tecnici presenti in loco – oltre al grado di freschezza mostrato al termine della prova sui km 21,097 – è stato il miglioramento del primato che apparteneva al keniano Kejelcha con 57’30” realizzato a Valencia lo scorso ottobre, è stato il distacco inferto al keniano Geoffrey Kamworor di quasi 2 ‘ (58’44”). Il nostro Yeman Crippa è ottimo quarto in 59’52”, con problemi di stomaco nel finale. Desta impressione l’ottimo 1h01’56” di Xavier Chevrier, azzurro di corsa in montagna.

Ancona, Tricolori indoor

Il prossimo week end l’atletica in sala è attesa al PalaCasali di Ancone nella due giorni per i Campionati italiani assoluti. Premessa d’obbligo. Non ci sarà Gimbo Tamberi (si sta rigenerando), non ci saranno gli “americani” Jacobs e Ali, non ci sarà Filippo Tortu (non ha quasi mai corso sotto tetto), non ci sarà Mattia Furlani, per non parlare di tanti altri. E pensare che chi dirige la stanza dei bottoni aveva sempre dichiarato che gli Assoluti debbono essere un punto fermo della stagione di un azzurro. In compenso, pedana per Andy Diaz (triplo) e Larissa Iapichino (lungo), pedana per Leo Fabbri e Zane Weir (peso), 60 metri per Zaynab Dosso che ha fatto vedere grandi cose a Torun domenica scorsa. Salta la “sfida” con la quindicenne Kelly Doualla, che non prenderà parte neppure al Triangolare con Francia e Portogallo in programma l’1 e 2 marzo a Metz, per un problema muscolare.

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