Saranno 17.500 domenica gli atleti al via della Wizz Air Venicemarathon: battuto ogni record di partecipazione per la maratona di Venezia che oltre alla distanza regina prevede mezza maratona e 10km.
Domenica 27 ottobre saranno 17.500 gli atleti al via nelle 3 gare, di cui circa il 40% rappresentato da stranieri. Numeri che portano Venicemarathon ad essere una delle maratone più affascinanti dell’autunno e una manifestazione capace di generare un’importante ricaduta economica sul territorio, anche grazie alla sua vetrina mediatica internazionale.
La Wizz Air Venicemarathon che nell’anno dedicato a Marco Polo (di cui ricorrono i 700 anni dalla morte) celebra la 38ma edizione, fa parte dell’Abbott World Marathon Majors Wanda Age Group World Ranking, è riconosciuta a livello mondiale e certificata Bronze Label dalla World Athletics, e Gold Label dalla FIDAL.
Si corre su un percorso unico: partenza di fronte a Villa Pisani, Riviera del Brenta, e Venezia, con passaggio sul Ponte di Barche, Piazza San Marco, il Campanile e Palazzo Ducale.
Venicemarathon non è solo maratona
La maratona di Venezia abbraccia davvero tutti perché partecipare è possibile con ogni abilità: oltre alla distanza classica dei 42,195km è prevista anche la 21K, la 10K.
La formula delle tre distanze è stata un successo. A dimostrarlo sono le iscrizioni che, proprio nella mezza maratona e nella dieci chilometri, hanno chiuso in anticipo per sold out dei posti a disposizione (4.500 nella 21K e 7000 nella 10K), così come nella maratona che hanno raggiunto quota 6.000.
Gli orari e luoghi di partenza
La prima gara a partire sarà la VM10K che scatterà alle ore 8 dal Parco San Giuliano a Mestre, seguita dalla 3^ Venice Half Marathon che partirà alle ore 8.45 dal ‘salotto’ di Mestre, Piazza Ferretto e infine la Maratona di Venezia che si avvierà da Villa Pisani a Stra, alle ore 9.40 circa. Anche quest’anno la Villa aprirà, in via del tutto eccezionale, i suoi cancelli per ospitare tutti i servizi pre-gara fino al momento di entrare nelle griglie di partenza.
Percorso: dove passa la Venicemarathon?
La partenza della maratona avviene a Stra, da Villa Pisani, capolavoro dell’architetto Andrea Palladio, che apre in via del tutto eccezionale i cancelli del suo parco per accogliere tutti i maratoneti prima dello start.
La prima parte del percorso, lungo la Riviera del Brenta, si sviluppa in un ambiente ricco di suggestioni storiche, culturali e paesaggistiche, caratterizzato dalle numerose ville venete affacciate sulle acque del fiume.
La maratona di Venezia attraversa quindi il centro di Marghera e Mestre, con il passaggio attraverso il nuovissimo museo del Novecento multimediale M9, correndo tra i coloratissimi edifici a mattonelle policrome che ospitano le sale del museo. Corre poi per oltre 2 km all’interno del Parco San Giuliano e raggiunge Venezia tramite il Ponte della Libertà (un rettilineo pianeggiante lungo quasi 4 km).
La gara entra quindi nella rinnovata area portuale e raggiunge il centro storico dove si vive la parte più speciale ed indimenticabile della corsa. Gli atleti corrono a fianco del Canale della Giudecca fino a Punta della Dogana, dove attraversano il Canal Grande su un ponte galleggiante, costruito appositamente per la gara.
Transitando per Piazza San Marco (acqua alta permettendo…), vicino al Campanile e al Palazzo Ducale, il percorso raggiunge la linea di arrivo situata in Riva Sette Martiri.
Le difficoltà sul percorso della Venicemarathon
Il percorso della maratona di Venezia è sostanzialmente piatto e veloce. Le uniche difficoltà si incontrano tra il 25° e il 35° chilometro, con 3-4 brevi tratti in salita lunghi 100 m o poco più.
Negli ultimi 3 chilometri i runner affrontano 14 piccoli ponti sopra i tipici canali di Venezia. I ponti sono attrezzati con rampe di legno che consentono di non dover affrontare gli scalini.
Sul percorso non sono presenti tratti in pavé (con l’eccezione degli ultimi 100 m prima del traguardo). Nel tratto all’interno del centro storico di Venezia la pavimentazione è costituita da grandi lastre rettangolari in pietra (i cosiddetti “masegni”).
Particolarità lungo il percorso della Venicemarathon
Il percorso della maratona di Venezia è un tuffo nell’arte italiana:
- La Riviera del Brenta e le sue tipiche ville settecentesche con in particolare Villa Pisani che fa da sfondo alla partenza della gara.
- Le zattere, che costeggiano per 2 km il Canale della Giudecca, dove gli atleti corrono accanto all’acqua.
Il ponte realizzato ad hoc sul Canal Grande, una struttura galleggiante lunga quasi 170 metri che viene allestita appositamente per l’evento. - Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, celeberrimi monumenti di Venezia.
- Il traguardo in Riva Sette Martiri, in posizione splendidamente affacciata sul Bacino di San Marco.
I top runner in gara
Kenya ed Etiopia saranno ancora una volta le protagoniste. Gli organizzatori, in collaborazione con l’ex mezzofondista azzurro Andrea Giocondi responsabile top runners di Venicemarathon già da qualche anno, hanno allestito un cast di atleti africani che punta a correre forte, sui livelli del record della gara maschile (2h07’41”) fatto registrare lo scorso anno da Solomon Mutai. Il miglior sulla carta è l’etiope Adugna Tekele che vanta un personale di 2h05’42” realizzato nel 2022, seguito dai keniani Abdenego Cheruiyot e Francis Cheruiyot. Occhi puntati anche sui debuttanti Kipsambu Kimakai (Ken), Solomon Asmerom Shumay (Eri) e sul turco Ilham Tanui Ozbilen. Anche in campo femminile si prevede un copione simile. L’atleta con il miglior tempo di accredito è l’etiope Tsehay Maru (2h27’17”), seguita dalle keniane Betty Chepkorir (2h29’12”) e Caroline Korir (2h29’46”).
In chiave azzurra, assisteremo al debutto del marocchino naturalizzato italiano Ahmed Ouhda (classe 1997) portacolori dell’Esercito e allenato da Piero Incalza e Marco Salami. Ahmed quest’anno ha corso i 10.000 metri in 28:18 e a Venezia punta a correre sotto le 2h12’.
Sarà in gara anche Alessio Milani dell’atletica Monfalcone, atleta 42enne che vestirà la maglia azzurra ai Campionati Mondiali di 100 km in programma il prossimo 7 dicembre a Bangalore, in India, e che detiene il record regionale del Friuli sulla 100km (6h54’04”).
Al femminile, saranno al via Ivana Iozzia (8 presenze in Nazionale), Benedetta Coliva e Federica Moroni (51 anni, riminese e Joma Ambassador) quest’anno protagonista sia alla 100 km del Conero, dove ha stabilito il nuovo primato italiano della distanza in 7h27’50”, che al Passatore: gara che l’ha vista trionfare in 7h53’02” nonostante un infortunio. Gli altri componenti del cast verranno presentati durante la presentazione della Gara Élite, in programma all’Exposport Venicemarathon Village sabato 26 ottobre alle ore 11.
Dove vedere la maratona di Venezia
La gara sarà trasmessa in diretta integrale dalla Rai sui canali Raiplay e Raisport. La diretta della gara raggiungerà anche la Nuova Zelanda grazie a Sky New Zeland, 33 paesi del Sud America con Espn e gli highlights della maratona saranno distribuiti dall’Eurovisione in oltre 54 paesi.
Venicemarathon Village
Il quartier generale di Venicemarathon è l’Exposport Venicemarathon Village, che accoglierà il pubblico e partecipanti venerdì e sabato al Parco San Giuliano di Mestre.
L’Exposport sarà quest’anno ancora di più vetrina espositiva internazionale e polo culturale, con oltre 100 espositori tra aziende e charities che renderanno ancora più ricca sia l’area espositiva interna che quella esterna, quest’anno particolarmente ampliata e arricchita anche da un’area food che farà degustare anche i prodotti del territorio e un’area dedicata alle moltissime onlus che faranno conoscere i loro nobili progetti di solidarietà.
Il programma degli eventi
Venerdì 25 ottobre
10:00 Alì Family Run.
12:00 Cerimonia di Inaugurazione
12:30 Presentazione nuovi prodotti Joma
16.30 Geberit Presentazione
17:00 Presentazione dei percorsi a cura di Julia Jones.
17:30 Presentazione nuovi prodotti Joma
Sabato 26 ottobre
7:30-8:30 Breakfast Run – con Migidio Bourifa e Julia Jones (Partenza dall’hotel Leonardo – Piazzetta Running District)
10:00 Presentazione nuovi prodotti Joma
10:30 Integrazione e Reidratazione: a cura del team ProAction
11:00 Presentazione Ufficiale Top Runner
11:30 Presentazione dei percorsi a cura di Julia Jones,
12:30 Charity Program e Premiazioni Top Fundraiser
15:00 Presentazione San Benedetto Pacing Team
15:30 Integrazione e Reidratazione: a cura del team ProAction
16:30 Presentazione dei percorsi a cura di Julia Jones,
17:00 Presentazione nuovi prodotti Joma
18.00 Geberit Presentazione
Lo stand di Correre alla maratona di Venezia
Correre incontrerà con piacere tutti gli amici lettori allo stand del Venicemarathon Village dove verrà anche allestito lo studio della CorrereTV. Chi non sarà a Venezia potrà quindi seguirci attraverso le dirette su facebook, instagram e youtube.
Succede solo alla maratona di Venezia
Organizzare una maratona è una sfida sempre più complessa e difficile. A Venezia lo è ancora di più, poiché si tratta di una città sull’acqua. Ecco alcune delle peculiarità organizzative che ne caratterizzano lo svolgimento.
Innanzitutto la maratona di Venezia è una gara in linea, dove partenza e arrivo non sono ubicate nello stesso luogo, bensì a 42.195 metri di distanza (Villa Pisani a Stra e Riva Sette Martiri in Venezia). Questo complica il trasporto delle 8.000 sacche che contengono gli indumenti degli atleti e che devono essere velocemente caricate in un preciso ordine su tir, che anticipano la partenza degli atleti e a tutta velocità raggiungono la porta d’acqua del Tronchetto.
Qui, devono essere velocemente caricate su grandi barconi che attraversano la laguna e raggiungono Riva Sette Martiri per poi essere scaricate a mano e riposte in modo ordinato sotto le tensostrutture protettive appositamente predisposte. Il tutto deve essere fatto in circa due ore, prima dell’arrivo del vincitore della gara, e solo per questo servizio sono coinvolte circa 100 persone. La cosa si complica quando il moto ondoso è molto forte.
Infine, anche il trasporto degli atleti da Riva Sette Martiri alla terraferma e viceversa è più complicato quando si tratta di una gara in linea e sull’acqua.
A differenza delle grosse città, dove la metropolitana è di solito uno dei mezzi più usati per il rientro, a Venezia gli organizzatori prevedono e assicurano il trasporto in andata e ritorno di tutti i partecipanti. Ecco allora una flotta di vaporetti e autobus gratuiti, dedicati solo agli atleti, che prima e dopo la gara fa la spola tra gli hotel e la partenza e poi tra l’arrivo e i vari punti di ritrovo e di parcheggio.
Il ponte di barche e l’incubo acqua alta
Non solo le complessità legate al trasporto borse e indumenti degli atleti dalla partenza all’arrivo e al sistema di trasporti delle persone. Una città sull’acqua presenta altri problemi organizzativi unici.
Una caratteristica distintiva della maratona di Venezia, ad esempio, è il ponte di barche che attraversa il Canal Grande. Si tratta di una costruzione provvisoria lunga 166 m e larga 3,6, posta a un’altezza di 1,2 m dal livello dell’acqua e composta da 7 moduli e 14 galleggianti che la sorreggono. Ci vogliono diversi giorni per assemblare questo ponte, tenendo conto delle difficoltà legate al moto ondoso e al traffico della laguna, ma tutto questo viene ripagato dall’emozione che provano i maratoneti nell’attraversarlo. Questa costruzione provvisoria viene montata solo in tre occasioni nell’anno: la Venicemarathon in ottobre, la Festa del Redentore in luglio e la Festa della Madonna della Salute in novembre, ricorrenze che celebrano, in entrambi i casi, la fine della peste del 1577 e della peste bubbonica del 1632.
Per ultimo, il maggior incubo degli organizzatori: l’acqua alta. Se il bollettino ufficializza l’alta marea, viene effettuato un cambiamento di tracciato, con un percorso B già predisposto che esclude piazza San Marco e recupera i metri persi in questo cambiamento al parco San Giuliano. Una decisione che, in almeno due occasioni, ha tenuto il comitato organizzatore attorno a un tavolo tutta la notte prima della maratona di Venezia.
Camminare e correre a Venezia
Fin dalle sue origini, Venezia è suddivisa in sestieri, ossia quartieri. Vi portiamo a scoprirli di corsa o al ritmo che meglio preferite, per deliziarvi di questa incredibile città facendo del movimento. I tragitti che seguono sono stati pubblicati sulla rivista Correre.
Il Sestiere di Santa Croce
Il sestiere di Santa Croce è il più piccolo di Venezia. Tramite Piazzale Roma, collega Venezia alla terraferma e il suo nome deriva dalla Santa Croce di Gerusalemme, una parte della quale era conservata in una chiesa che fu poi demolita da Napoleone.
Il nostro itinerario a piedi o di corsa parte dalla Chiesa di San Simeone Piccolo, che si affaccia sul Canal Grande proprio di fronte alla Stazione ferroviaria di Santa Lucia. Oltrepassiamo, quindi, il Ponte degli Scalzi di fronte alla stazione e raggiungiamo, sull’altra sponda del Canal Grande, la chiesa dedicata ai santi Simeone e Giuda, dove sono conservati dipinti di Palma il Giovane e di Jacopo Tintoretto.
Imbocchiamo adesso Fondamenta Riva di Biasio e proseguiamo lungo le calli a sinistra per raggiungere la Chiesa di San Zan Degolà (S. Giovanni Decollato) alle cui spalle si trova il Fondaco dei Turchi, uno dei palazzi più antichi della città in stile veneto-bizantino, oggi sede del Museo di Storia Naturale.
Da qui, immettendosi nella calle Larga e percorrendola per qualche centinaio di metri, ci si trova in Campo San Giacomo dell’Orio dove sorge l’omonima chiesa. Non molto distante da San Giacomo dell’Orio sorge Palazzo Mocenigo, oggi Museo del Tessuto e del Costume. Oltrepassando il Rio di San Stae l’itinerario può proseguire con una visita alla piccola Chiesa di Santa Mater Domini, con la facciata incastrata tra due edifici.
Da qui percorriamo la Fondamenta Rimpetto Mocenigo fino al Canal Grande per raggiungere Cà Pesaro, oggi sede della Galleria Internazionale di Arte Moderna e dove sono raccolti i lavori dei più grandi maestri del XIX e XX secolo. La nostra ultima tappa è Cà Corner della Regina, palazzo settecentesco che si affaccia sul Canal Grande, oggi sede della Fondazione Prada.
Alla scoperta del Sestiere di San Polo
L’itinerario, a piedi o di corsa, vi porta alla scoperta del Sestiere di Campo San Polo, il sestiere di minor dimensioni della città di Venezia, che prende il nome dalla sua chiesa più importante, quella di San Paolo Apostolo, San Polo per i veneziani.
Si parte dal Ponte di Rialto, il più antico ponte (probabilmente esisteva fin dal 1172, costruito in legno) che collega le due rive del canal Grande. Nel 1557 la Serenissima bandì un concorso per il rifacimento in pietra e nel 1591 venne inaugurato.
Attraversato il ponte, sulla nostra destra, in Fondamenta Del Vin, la prima tappa è Palazzo dei Camerlenghi, luogo dove operavano i magistrati preposti alla raccolta dei fondi per le finanze della Repubblica. Accanto sorge la Chiesa di S. Giacometto, forse la più antica chiesa di Venezia e di fronte si trova il Gobbo di Rialto, opera di Pietro del Bando da dove si leggevano i Decreti della Repubblica. Era questo il cuore commerciale di Venezia; qui si radunavano i mercanti per i loro contratti.
Proseguiamo adesso verso Campo della Pescaria, dove incontriamo le Fabbriche Nuove, progettate da Jacopo Sansovino nel 1555 e sede delle magistrature preposte al commercio. Sempre lungo il Canal Grande, l’itinerario ci conduce alla Chiesa di S. Cassiano, con dipinti di Jacopo Tintoretto. Attraversiamo il Rio de la Madoneta e ci dirigiamo in Campo San Polo, che dà il nome al Sestiere. Il campo assunse le attuali proporzioni nel 1750, interrando il canale di S. Antonio. Qui si facevano le corse, la caccia al toro e le feste mascherate durane il carnevale. Giungiamo quindi alla Chiesa di S. Polo, l’edificio attuale è la conseguenza di vari interventi del XIV e XV secolo. Dipinti di Tintoretto, di Palma il giovane e del Tiepolo con le 14 tele della Via Crucis.
Prima di raggiungere la Basilica Dei Frari, facciamo una deviazione verso Ca’ Centani, meglio conosciuta come la Casa di Carlo Goldoni, palazzo del XV secolo, oggi Museo del Teatro e delle memorie goldoniane.
Arriviamo dunque alla Basilica dei Frari (Santa Maria Gloriosa dei Frari) costruita nel XIV secolo dai francescani. Ricostruita nel XV secolo, racchiude memorie storiche della Repubblica con dipinti dei più grandi pittori, come Tiziano e Bellini. Il campanile è uno dei più alti e fu iniziato nel 1361. La nostra visita prosegue ancora verso la Scuola Grande di San Rocco, che si trova nell’omonimo campo. Venne istituita nel 1478 con intenti di mutuo soccorso benefico, celebre per la serie di dipinti di Tintoretto che ornano le sale. Accanto alla scuola si trova la chiesa, anch’essa dedicata a S. Rocco, costruzione del XVI secolo e rifatta nel ‘700. Il nostro itinerario termina alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, fondata nel 1261, è la scuola di più antica fondazione fra quelle ancora funzionanti sul territorio della città.
Sestiere Castello
Camminata di circa 2 km lungo le rive del bacino di San Marco nel sestiere Castello, il più esteso e il secondo più popolato della città. Il percorso, che parte dalle Colonne di Marco e Todaro in piazzetta San Marco e arriva all’isola di Sant’Elena, ripercorre in gran parte gli ultimi 2 km della Venicemarathon e gli ultimi 6 ponti.
Lasciata piazza San Marco, attraversiamo il ponte della Paglia, così chiamato perché qui un tempo scaricavano e sostavano le navi cariche di paglia. Per via dell’inclinazione particolare dei suoi scalini, questo ponte è l’unico a non essere ricoperto dalle rampe di legno utilizzate in tutti gli altri ponti della maratona, ma viene attrezzato con apposite pedane. Ammirando il palazzo Ducale, il ponte dei Sospiri sulla sinistra e l’isola di San Giorgio davanti a noi, proseguiamo costeggiando tutta la lunga riva degli Schiavoni, fino a giungere a ponte del Vin.
Qui consigliamo una deviazione interessante: girare a sinistra e seguire le indicazioni fino a Campo San Zaccaria, per vedere l’omonima chiesa. Tornati sul tracciato, il prossimo da attraversare è il ponte della Pietà, che dà il nome alla chiesa risalente al 1746, nella quale Antonio Vivaldi fu maestro di coro. Proseguendo incontreremo poi il ponte del Sepolcro. Qui finisce riva degli Schiavoni e inizia riva della Ca’ di Dio (arrivo della corsa dal 1991 al 1995). Il primo ponte che incontriamo è proprio ponte Ca’ di Dio, seguito da ponte dell’Arsenale.
Si procede quindi per riva San Biagio, dove a sinistra si trova il Museo Storico Navale. Si Imbocca adesso ponte de La Veneta Marina o de le Cadene, l’ultimo ponte della maratona, superato il quale incontreremo i giardini pubblici. Siamo in Riva Sette Martiri e qui termina la Venicemarathon, ma non il nostro percorso che prosegue verso ponte San Domenego e poi su riva dei Partigiani, dove si trovano l’entrata della famosa Biennale e gli omonimi Giardini. Proseguendo per riva dei Partigiani, ecco il monumento di Venezia alla Partigiana, realizzato dallo scultore Augusto Murer, poi il ponte dei Giardini che portano nell’isola di Sant’Elena. Attraversato il ponte, procedendo su viale Vittorio Veneto e costeggiando la riva, arriviamo al grande Parco delle rimembranze al centro dell’isola, termine di questo percorso, dove si può riposare, giocare e godere del panorama sulla Laguna.
Il sito ufficiale Venicemarathon
I CONSIGLI DI CORRERE: Cosa mangiare la sera prima della maratona