Su Correre di febbraio trovate anche l’intervista di Francesca Grana a Benedetta Coliva (nella foto con l’allenatore, Luca Cossarini), che, domenica 18 dicembre, mi si è presentata per prima sul traguardo della maratona di Pisa in 2:35’43”. È stata l’unica, effettiva novità della maratona italiana nel 2022 e ha fatto notizia soprattutto per la giovane età: quando ha vinto da debuttante sotto la torre pendente mancavano quattro giorni al suo ventunesimo compleanno.
La novità vera, però, non è nell’età: sempre su questo Correre di febbraio Giorgio Rondelli ricorda che Orlando Pizzolato debuttò in maratona a vent’anni, Gianni Poli a ventuno. No, la novità vera del “caso Coliva” è nella sua storia di ragazza che correva sui sentieri della Val Gardena per il puro piacere di correre e per questo penso rappresenti la probabile punta dell’iceberg di una “corsa nomade”, che sfugge alla nostra organizzazione della felicità nel tempo libero. Il Covid ha insegnato a moltissime persone il piacere di uscire a correre da sole e sentirsi felici, un’abitudine che sembra resistere anche ora che siamo tornati finalmente alla normalità di un gennaio cominciato con la Montefortiana e la Corsa di Miguel tornate al loro posto, due esempi di eventi che per socialità o valori fondanti potrebbero facilmente piacere anche a questi runner nomadi.
Che non sono solo giovani: escono a correre da soli e sono felici quelli che prima andavano in auto anche al bar sotto casa come quelli che prima non vedevano l’ora che arrivasse la domenica per ritrovarsi al via di una gara; questi ultimi escono a correre magari in compagnia e di domenica, ma su un percorso deciso o organizzato da uno di loro, col tempo di trasferimento ridotto al minimo e le auto parcheggiate vicino al bar figo, dove poi magari concedersi un aperitivo tutti insieme e rientrare a casa in tempo per il pranzo, “benefit” delle relazioni famigliari non sempre garantito a chi aspetta una premiazione di categoria. Questa corsa nomade è solo in parte responsabile della crisi delle maratone e delle corse su strada nel 2022, crisi che “fotografiamo” in questo numero, prendendo l’impegno di far rinascere presto Maximaratona.