Backstage / Correre di febbraio: ambassador per passione

Tre donne “diversamente runner”, adeguate proprio per questo a sottolineare come, per Mizuno, la corsa sia capace di fare da filo conduttore a differenti progetti di vita. Sono le protagoniste della cover di Correre di febbraio

Una triatleta “pro”, una mezzofondista di buon livello, una runner assidua diventata maratoneta per caso. Sono le tre protagoniste della copertina di Correre di febbraio , scelte da Mizuno per rappresentare in un unico scatto la filosofia del proprio team di “ambassador”: tre donne “diversamente runner”, adeguate proprio per questo a sottolineare come la corsa sia una passione capace di fare da comune denominatore e da filo conduttore a differenti progetti di vita.

Alice Cortesi – Vivere a Nembro e non fare atletica è come vivere a Wimbledon e non giocare a tennis! Il comune bergamasco è noto infatti agli appassionati per il meeting su pista (38ª edizione il 10 luglio) e anche Alice si è “arresa”: ha cominciato a correre all’età di 10 anni e ora che ne ha 27 e lavora nella logistica continua a ritagliarsi ogni spazio possibile per allenarsi (800 e 1.500 m) e gareggiare per il Gruppo Alpinistico Vertovese. «La corsa è diventata la mia seconda pelle – ci confessa –: è partita come un gioco e oggi è soprattutto un valore. Il tempo per i miei hobby, sci, montagna e concerti, è ridotto all’osso, ma mi nutro della motivazione che mi viene trasmessa dal mio compagno di squadra, Sebastiano Parolini: lavora e si allena, ma veste la maglia azzurra con risultati eccellenti.»

Carlotta Missaglia – Eccola, la “pro” della cover: triatleta nel centro sportivo Carabinieri, cresciuta nel Cus Pro Patria Milano: «Il tipo di corsa che amo di più è quello della terza frazione del triathlon, perché quando scendi dalla bici, devastata da nuoto e pedalata, devi cercare dentro di te la forza mentale per finire. Un segreto per il poco tempo libero? Frequentare amici non sportivi» ci rivela ridendo. Laureata alla Statale di Milano in Beni culturali, con “magistrale” in Archeologia, dopo la carriera sportiva le piacerebbe rimanere nell’Arma, magari proprio nel nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. A quei suoi amici “non sportivi” ha provato a spiegare che l’archeologia è tutt’altro mestiere rispetto a Indiana Jones, ma loro non hanno rinunciato a regalarle per la laurea il cappello e la frusta resi famosi da Harrison Ford.

Federica Fioretto – Un altro regalo di laurea “burlone” è quello che ha permesso a Federica di incontrare la corsa nel 2017: «Con il pretesto della mia passione per i viaggi mi regalarono l’iscrizione alla maratona di New York, sostenendo che avessi detto che era il sogno della mia vita. Non avevo mai corso. Mi allenai un po’ e vissi la trasferta con filosofia, circondata dalla tensione dei preparativi dei Vicenza Runners. Tra corsa e cammino la completai in 4 ore e mezza e da quel momento non ho più smesso. Quando corro mi sento nel mio habitat naturale, come se tutto il resto della vita magicamente sparisse. Attraverso la fatica trovo il mio senso di pace». Federica promuove corse a scopo benefico nel progetto “Veneto Creators” della Regione Veneto.

Mizuno Neo Zen

Coprotagonista della copertina è la nuova Mizuno Neo Zen, un modello progettato per diversi allenamenti: dalla corsa lenta alle prove ripetute fino ai lunghissimi per maratona e distanze superiori, sono tante le occasioni in cui è importante poter contare sulla corsa fluida e confortevole garantita dalle Mizuno Neo Zen, che dispongono di una tecnologia, la Smooth Speed Assist, creata dall’azienda di Osaka per le scarpe da gara, modelli chiamati a favorire lo sviluppo immediato della personale tecnica di corsa necessaria a esprimere la massima efficienza.

Morbidezza e ritorno di energia sono garantiti dal materiale all’avanguardia Mizuno Enerzy Nxt (mescola infusa con azoto) mentre all’alto livello di comfort contribuisce anche la tomaia senza cuciture realizzata con una maglia ecologica in un unico pezzo, che favorisce una calzata ampia e adattabile. Il peso alla misura campione è di 200 g, lo stack (distanza tra il puntale e il terreno) è di 6 mm.

Correre di febbraio

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