Leggere e comode, molto elastiche e ben ammortizzate, protettive ed efficienti, con un’eccellente polivalenza e una migliorata stabilità, che le rende adatte a ogni tipo di runner (tranne gli iper-pronatori), indipendentemente dallo stile di corsa. Questo il parere del nostro esperto.
La Asics Novablast 4 (prezzo di listino: 150 euro) è l’ultima versione di un modello originale, ispirato ad alcune Asics leggere e reattive degli anni Novanta, che ha ottenuto un grande successo globale, al punto da essere considerata una delle più riuscite scarpe degli ultimi anni.
Nella taglia che ho provato per il test, 12,5 US, queste scarpe pesano solo 290 grammi e hanno uno spessore complessivo (suola+intersuola+soletta di montaggio) di 38 mm sotto il calcagno e di ben 30 mm sotto l’avanpiede. Nella taglia-campione (9 US, a cui fanno riferimento le informazioni tecniche pubblicate dall’azienda), invece, l’Asics Novablast 4 pesa solo 258 grammi.
Asics Novablast 4: la prova su strada
La calzata è perfetta, con un buon volume a disposizione del piede, con una tomaia in tessuto ingegnerizzato traforato e una linguetta in EVA / Lycra termoformata, che abbraccia il mesopiede. Un sottopiede estraibile, in poliuretano Ortholite traspirante, completa la morbida protezione.
In questa edizione delle Novablast, la prima cosa che ho notato è l’equilibrio della portanza dell’intersuola, perfettamente centrata dai tecnici Asics: questo è fondamentale, in quanto contribuisce al comportamento vivace e divertente, caratteristica predominante di questo riuscito modello. Questa intersuola, pur restando sempre bella gommosa, è stampata in Flytefoam Blast Plus Eco, prodotto con un 20% di bio-polimeri, provenienti da fonti rinnovabili.
Quando si corre con questo modello si apprezza la sensazione di grande confort ed efficienza, con un’ottima ammortizzazione sotto tutto il piede, con ogni tipo di impatto, senza che si percepiscano affondamenti inutili.
Asics Novablast 4: un “pedale dell’acceleratore” nella suola
La suola, con un’aumentata base di appoggio, è segmentata in 5 porzioni, 4 delle quali seguono il perimetro. Al centro dell’avanpiede spicca un tassello centrale, leggermente sporgente, (caratteristico di tutte le Novablast), incollato sull’intersuola, che qui risulta un po’ bombata. Questa sorta di “pedale dell’acceleratore”, essendo svincolato nell’intorno, è libero di comprimersi ed espandersi e agisce come un pistone centrale indipendente, che ottimizza l’accumulo e la pronta restituzione dell’energia elastica, mentre contribuisce ad allenare la nostra propriocezione.
Inoltre, sulla quarta edizione di questa Novablast, gli elementi della suola sono stampati in gomma Ahar Lite, con un nuovo disegno zigrinato, che offre ai runner una migliorata aderenza su varie superfici, con una buona durata. Il tutto mantenendo una buona capacità di smorzare le forze orizzontali che si sviluppano al primo impatto sul terreno, il che riduce notevolmente il rischio di infortuni, salvaguardando le articolazioni di chi corre. Questa è una piacevole costante di tutte le Asics da strada più recenti e rappresenta un importante punto di forza del brand di Kobe fin dagli inizi della sua straordinaria storia, che cominciò quando Kihachiro Onitsuka iniziò a produrre scarpe per correre, con il suo marchio Tiger, già negli anni Sessanta, a Kobe, appunto, in Giappone. Da allora, l’azienda ha conosciuto una crescita entusiasmante, accompagnata dal cambio di nome in Asics (acronimo di Anima Sana In Corpore Sano), brand leader del running, che è costantemente riuscito ad offrire prodotti al top di ogni categoria.
Asics Novablast 4: il giudizio del tester
Le Asics Novablast 4 sono scarpe leggere e comode, molto elastiche e ben ammortizzate, protettive ed efficienti, con un’eccellente polivalenza. La quarta versione è anche nettamente più stabile delle prime, pertanto queste scarpe sono utilizzabili da ogni tipo di runner (tranne gli iper-pronatori), con ogni stile di corsa. La loro vivacità permette di correre allegramente, spaziando su diverse andature, da quelle veloci alle uscite più lunghe, ripagando bene dall’investimento.