Cinque medaglie per gli azzurri ai mondiali ISF di Skyrunning di Soria: Cristian Minoggio e Giulia Tomasoni vincono la SkyUltra (70 km), argento di Lorenzo Beltrami nella 37 km e bronzi per Alex Oberbacher e Benedetta Broggi nel Vertikal. Al Tor des Géants è stato squalificato Buliga. Storico record di Kerr al miglio di New York.
L’Italia è stata protagonista nei Campionati mondiali di Skyrunning. Soria, città della Castiglia, l’antica “Numanzia”, nonché località che ha dato i natali al campione olimpico dei 1.500 metri (Barcellona 1992) Fermin Cacho, conferisce i titoli iridati di una specialità che abbina quota a salita. Cinque le medaglie individuali per gli azzurri: due ori per Cristian Minoggio e per la trentina Giulia Tomasoni al termine della massacrante prova “SkyUltra” di 70 chilometri, dove i nostri alfieri regolano di parecchi minuti spagnoli e giapponesi, novità della manifestazione. Nella prova sky di 37 chilometri Lorenzo Beltrami è argento, preceduto quasi al fotofinish da Alain Blanco Santamaria. Nella prima giornata terzi posti per Alex Oberbacher e Benedetta Broggi. Bilancio ottimo.
Tor des Géants: squalificato Buliga
Nel Tor 330 “classico”, partito domenica, sotto la pioggia, tra le ore 10 (prima ondata) e le 12 (seconda ondata) viene subito squalificato uno dei favoriti, il rumeno Corneliu Buliga.
Nei primi 50 km di gara, da Courmayeur a Valgrisenche, in cui tutti i pretendenti alla vittoria hanno risposto alla chiamata, alternandosi in testa alla corsa, Buliga è stato il primo ad arrivare in zona base vita, fermandosi, però, poco prima, al bar del paese, dove ha ricevuto assistenza dal suo team. Questa assistenza fuori dai punti consentiti è vietata dall’art. 17 del regolamento della lunga corsa valdostana: “l’assistenza personale è tollerata solo ed esclusivamente ai punti ristoro ed alle Basi Vita, in un’area riservata a tale uso e a discrezione del responsabile del punto.I corridori sorpresi a dormire, mangiare o farsi prestare assistenza al di fuori dei punti autorizzati verranno squalificati. In seguito ad alcune segnalazioni e grazie all’utilizzo di alcuni filmati, l’organizzazione ha verificato l’accaduto e ha deciso di procedere con la squalifica dell’atleta, comunicata al punto di ristoro successivo, il rifugio Chalet de l’Epée. Al termine (si fa per dire) della prima giornata, era in testa la coppia francese composta da Benat Marmissolle e François D’Haene (al debutto nel Tor con i suoi quattro successi all’Utmb), seguita daSangé Sherpa, Damian HalleJohn Kelly, tutti racchiusi in una manciata di minuti. Leggermente più staccatoGalen Reynolds.
Venerdì 6 settembre era partita l’avventura del Tor de Geants a Courmayeur. Al momento di realizzare la rubrica, domenica 8 settembre, nel Tor 450 erano in testa il sudafricano Ervee Tian, seguito da Alessandro Roncato, e la svizzera Katja Fink.
Xterra Dolomiti Brenta Trail
Dallo skyrunning al trail, per affinità, il passo è breve: vicino al lago di Molveno, a trionfare dopo i 64 chilometri dell’Xterra Dolomiti Brenta Trail sono Patrick Ramoser e Irene Saggin, che con 8:49’47” stabilisce il record (precedente: Laura Besseghini, 9:10’37”/2022) di uno dei più spettacolari percorsi dell’arco alpino.
Ci piace ricordare che il circuito il circuito XTERRA Trail Run World Series è nato nel 1922 ed è concepito come una serie aperta a tutti che offre l’opportunità di esplorare i sentieri più belli del mondo.
Frasassi Sky Race
Dalle Dolomiti al panorama carsico: è territorio della Frasassi Sky Race a Genga, nell’anconetano. Fatiche quasi speleologiche per Federico Passoni e Maria Pilar Princis, primi al traguardo più lontano. Scenario cittadino nell’Urban Trail di Cagliari, dove spicca il terzo posto del romano Giorgio Calcaterra, uno dei padri delle ultra distanze in Italia. Primo assoluto Ismaele Deidda.
Miglio quinta strada: a New York rivince Kerr
Il fascino della Grande Mela abbinato a quello del miglio, gara molto anglosassone: è la combinazione vincente del prestigioso Miglio della quinta strada, alias 43ª edizone del New Balance Fifth Avenue Mile, gara dall’albo d’oro favoloso, che non ha deluso neanche domenica 8 settembre. Bissa il successo 2023 lo scozzese Josh Kerr, campione mondiale 2023 dei 1.500 metri, argento a Parigi 2024 sulla stessa distanza, uno dei pochi a superare in gara Jacob Ingebrigtsen. Kerr ha vinto in 3’44”3 migliorando il record dell’evento, lo storico 3’47”52 di Sydney Maree nel 1981.
Great North Run
A Newcastle si ripropone la Great North Run, 21 anni fa sede dei Mondiali di mezza maratona sul percorso di South Shields. Il primo risultato sotto l’ora di corsa nella seconda parte di stagione arriva proprio qui, in una giornata nebbiosa dove Abel Kipchumba, con gara in progressione, sgretola la resistenza dei concorrenti trionfando in 59’52”. Da qualche mese Abel è cittadino danese
Al terzo posto si rivede il norvegese Sondre Moen, ex primatista europeo di maratona. Spettacolare la lotta femminile per il primo posto. La stagionata keniana Mary Ngugi vince staccando di un solo secondo l’etiope Senbere Teferi, e le prime cinque scendono sotto 1:08’00”.
Volano gli africani a Praga, dove nella “Dieci chilometri Birell” vince Denis Kitiyo in 27’17” e i primi cinque corrono in meno di 28 minuti.