Mondiali under 20 di Cali: il riepilogo

I Campionati mondiali Under 20 di Calì si sono confermati come una vera fucina di talenti del futuro. Nel corso della sei giorni allo Stadio Pasqual Guerrero della città colombiana sono stati battuti due record del mondo under 20, due migliori prestazioni mondiali all-time under 20,  14 record dei Campionati, nove record continentali, dieci primati nazionali assoluti, 97 record nazionali under 20 e 518 primati personali.

Gli Stati Uniti hanno conquistato il primo posto nel medagliere finale con 15 podi complessivi (sette ori, quattro argenti e quattro bronzi) davanti alla Giamaica (sei ori, sette argenti e tre bronzi) e all’Etiopia (sei ori, cinque argenti e un bronzo).

L’atletica si è confermata sport universale con 41 paesi in grado di piazzare almeno un atleta sul podio e 70 paesi entrati nella classifica a punti per nazioni, che tiene conto di tutti i piazzamenti tra i primi otto.

L’Uruguay ha vinto la prima medaglia della storia di questa manifestazione. Dominica, Malesia e Saint Vincent sono entrati per la prima volta nella classifica a punti.

L’Italia torna da Calì con l’oro della livornese Rachele Mori nel lancio del martello femminile e il bronzo della milanese Marta Amani nel salto in lungo femminile.

Il team azzurro guidato da Tonino Andreozzi ha conquistato dodici piazzamenti tra i primi otto eguagliando il bilancio dell’edizione di Tampere 2018 quando l’Italia vinse la staffetta 4×400 maschile. L’anno scorso l’Italia piazzò quindici atleti in finale anche se va detto che mancavano diverse nazionali forti.  Il team azzurro ha pareggiato lo score di 38 punti ottenuto quattro anni fa nell’edizione di Tampere. L’Italia è dodicesima nella classifica per nazioni e diciottesima nel medagliere.

Sono da ricordare nel positivo bilancio azzurro il quarto posto della staffetta 4×100 maschile (Eduardo Longobardi, Loris Tonella, Alessandro Malvezzi e e Alessio Faggin), il quinto posto della 4×100 femminile (Gaya Bertello, Ludovica Galuppi, Agnese Musica e Ilenia Angelini), il sesto e settimo posto di Federico Morseletto e Federico Bruno nel salto triplo, le due finali di Mattia Furlani (settimo nel lungo e ottavo nell’alto), il settimo e ottavo posto di Ludovica Cavo e Alessia Seramondi sui 400 metri ostacoli, il sesto posto di Nicola Lomuscio nei 10000 metri di marcia maschile e l’ottavo posto di Giada Traina nei 10000 metri di marcia femminile.

Martello: l’oro di Rachele Mori

Rachele Mori (nipote del campione mondiale dei 400 metri ostacoli Fabrizio Mori e sorella del rugbista Federico Mori) ha conquistato l’oro con la misura di 67.21m al termine di una gara straordinaria nella quale ha realizzato una serie in crescendo con lanci da 62.97m, 63.82m, 65.84m e 67.21m. La finale è stata interrotta per quasi quattro ore per pioggia. La diciannovenne livornese diventa la prima atleta italiana a vincere un titolo mondiale nei lanci nella storia della rassegna iridata under 20. Rachele aveva battuto il record italiano under 20 con 68.04m in questa stagione al meeting di Lucca.

Rachele Mori: “Non so come ho fatto. Ero a pezzi. Dopo l’interruzione siamo tornate per tre ore in call room, è stato tutto infinito. Quando sono tornata in gara mi sono sentita bene. Ho avvertito soltanto crampi ai polpacci al quarto lancio. Il lancio oltre i 65 metri è stato una botta di emozioni.”

Salto in lungo: il bronzo di Marta Amani

Poche ore prima Marta Amani ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo realizzando un salto da 6.52m all’ultimo tentativo, che ha permesso alla milanese di passare dal sesto al terzo posto. L’azzurra ha consolidato il quarto posto nelle liste italiane all-time juniores alle spalle di Larissa Iapichino (6.80m), Arianna Battistella e Maria Chiara Baccini (entrambe 6.55m). Baccini era stata l’unica lunghista italiana a vincere una medaglia nella storia dei Mondiali Under 20 in occasione del bronzo vinto ad Annecy nel 1988.

Marta ha diciassette anni ed è stata campionessa italiana assoluta indoor lo scorso febbraio. Di recente la portacolori del Cus Pro Patria Milano ha vinto due titoli italiani under 20 sui 200 metri e nel salto in lungo. Con la misura realizzata a Cali la ragazza di Villa Cortese vicino a Legnano ha aggiunto un centimetro alla migliore misura stagionale realizzata agli Assoluti di Rieti. Marta ha ereditato la passione per l’atletica dalla madre Marina Favaro, ex quattrocentista azzurra. Il padre è ivoriano. La saltatrice lombarda è allenata da Fiorella Colombo  sul campo di Bienate Magnago e studia al Liceo Scientifico Tosi di Busto Arsizio. Marta ha la passione per la musica. Da otto anni studia pianoforte classico.

La bulgara Plamena Mitkova ha conquistato la medaglia d’oro con 6.66m battendo la beniamina del pubblico colombiano Natalia Linares (seconda con 6.59m).

Marta Amani: “Sono veramente contentissima. In quell’ultimo salto ho cercato di dare tutto quello che avevo. Ho saltato per la mia allenatrice, per mia mamma, per chi mi vuole bene. Ero talmente concentrata su me stessa, che quasi non mi ero accorta della possibilità terza. Ho cercato di guardare la classifica il meno possibile”

Il mezzofondo

L’Etiopia ha vinto sei medaglie d’oro nelle gare di mezzofondo. Quattro di questi titoli sono arrivati in appena 65 minuti nella giornata conclusiva sui 1500 metri femminili con Birke Haylom in 4’04”27 (record dei campionati), sugli 800 metri maschili con Ermias Girma con 1’47”36, sui 5000 metri femminili con Medina Eisa in 15’29”71 e sui 3000 siepi maschili con Samuel Duguna con 8’37”92.

Il Kenya ha conquistato tre ori con Reynold Cheruiyot sui 1500 metri in 3’35”83, Betty Chelangat sui 3000 metri femminili in 9’01”03 e Faith Cherotich sui 3000 siepi con 9’16”14.

La statunitense Roisin Willis ha vinto gli 800 metri femminili in 1’59”13 (record dei Campionati) battendo la diciottenne svizzera Audrey Werro (primato nazionale under 20 con 1’59”53).

I momenti da ricordare

L’edizione di Cali verrà ricordata per i record mondiali under 20 di Letsile Tebobo del Botswana sui 100 metri con uno straordinario 9”91 e della staffetta 4×100 femminile composta da Serena Cole, dalle sorelle gemelle Tina e Tia Clayton, dall’ostacolista Kerica Hill con 42”59.

Tebogo ha corso la batteria dei 200 metri in 19”99, record dei campionati. Questo tempo è stato successivamente migliorato in finale, dove l’israeliano di origini ghanesi Blessing Akwasi Afrifah ha battuto per una questione di millesimi di secondo Tebogo con lo stesso tempo di 19”96.

Tina Clayton ha bissato il titolo mondiale under 20 dell’anno scorso di Nairobi vincendo i 100 metri femminili con il record dei campionati di 10”95.

Due altri primati dei Campionati battuti da atleti giamaicani sono stati realizzati da Kerrica Hill sui 100 metri ostacoli femminili con 12”77 e da Jaydon Hibbert nel salto triplo maschile con 17.27m.

Le altre performance da ricordare sono state il 63.52m della serba Adriana Vilagos nel lancio del giavellotto femminile (record dei campionati) e il 3’17”69 degli Stati Uniti nella staffetta mista (primato della manifestazione e migliore prestazione all-time under 20).

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