Durante il weekend degli Assoluti ad Ancona, il presidente Fidal Stefano Mei ha dichiarato di aver già pronta la squadra per le Olimpiadi di Brisbane 2032
Due giorni in sala senza vedere il sole. Due giorni sotto tetto, senza un borbottio magari lontano sul “brutto pasticciaccio di Via Pattari…”
Due giorni sotto tetto per gli Assoluti, in quel di Ancona, interessanti, nonostante i pochi big. Chi è rimasto a casa ad allenarsi. Chi non ha assolutamente voglia di correre sulle piste corte. Chi non ha previsto una preparazione che comprendesse le prove invernali e via dicendo. Traduzione: pochi atleti. Troppo pochi. Ad esempio, nel mezzofondo abbiamo assistito a gare con una penuria di atleti da farci intristire. Alla fine, visti alcuni risultati il presidentissimo Stefano Mei ha affermato di avere già pronta la “cantera” per le Olimpiadi di Brisbane 2032. Ha visto personaggini, scusate il diminutivo – in questo caso potrebbe anche essere un vezzeggiativo – che potrebbero indossare la maglia azzurra tra non molto e visto la loro imberbe età, arrivare financo in Australia.
Daniele Inzoli: salto in lungo
Godiamoci queste nuove leve, nella speranza che non si perdano nel mare magnum dell’atletica. Partiamo dal lunghista che atterra nella sabbia vicino agli 8 metri. Pare sia consigliato anche da Fabrizio Donato (che oltre ad Andy Diaz butta il suo sguardo su quest’altra gazzella che libra in aria. Il suo nome: Daniele Inzoli (nella foto) 16 anni, madre camerunense, babbo milanese. Affascinato da Mattia Furlani, osservandolo in tv, intanto arriva sino 7,93. Scusate se non è arrivato ancora agli 8 metri. Nel frattempo, sarà ben rammentare che i primi balzi storici li fece a Savona.
Erica Saraceni: salto triplo
L’altra vittoria, forse inattesa, che ha fatto gioire Franco Angelotti leader massimo della Bracco Atletica è di Erica Saraceni (17 anni) nel triplo, con la misura di 13,71. Figlia di un marcantonio ex postino, detto “Cobra” presentatosi una volta (anni fa) nel Campo storico del XXV Aprile di Milano, dove per “gioco” siglò 10”9 nei 100. Erica ha sempre respirato atletica in casa, non è una velocista ma stacca bene ed ha grinta, tant’è che si è messa dietro Ottavia Cestonaro, che con Dariya Derkach rappresenta il gotha dell’hop, step e jump in rosa nella nostra penisola.
Matteo Sioli: salto in alto
Terzo imberbe Matteo Sioli. Ragazzo (19 anni) che già la scorsa estate si era messo al collo l’argento ai mondiali under 20, con la vittoria a 2,28 primato personale sotto lo sguardo interessato di Gimbo Tamberi e di Stefano Sottile, capofila stagionale nell’alto, fermo per un fastidio alla schiena. Sioli si migliora di 3 centimetri, sta entrando ormai in un’altra dimensione. Tre nomi sui quali appuntare il nostro interesse in vista di Brisbane 2032 in attesa di avere altre notizie confortanti di Kelly Doualla e Alessia Succo per ora ferme ai box per infortunio.