Spesso associata alla spina calcaneare, la fascite plantare è una patologia molto comune tra chi pratica il running, ancora di più con l’avanzare dell’età. Ecco di che cosa si tratta e come va affrontata
“Fascite plantare e spina calcaneare sono patologie spesso associate e importanti da un punto di vista statistico proprio nelle infiammazioni da sovraccarico funzionale. Si è creata un poco di confusione da un punto di vista sia diagnostico sia terapeutico: vediamo di fare un po’ di ordine, analizzando il problema partendo dalle cause” esordisce il nostro esperto, Luca De Ponti.
Dove può formarsi
“La cosiddetta spina calcaneare può formarsi in corrispondenza dell’inserzione della fascia plantare sul calcagno ed è il risultato di un’infiammazione cronica da sovraccarico funzionale della porzione tendinea” prosegue De Ponti.
“Con l’avanzare del processo di cronicizzazione la sofferenza può persistere anche durante il semplice cammino, limitandolo di molto: in questi casi risulta continua e inalterata anche dopo la fase iniziale dell’esercizio” avverte De Ponti, passando poi ad analizzare le cause più comuni e gli esami raccomandati per inquadrare con precisione il tipo di sofferenza.
Richiede pazienza
“Parliamo di una patologia che richiede molta pazienza. È opportuno avere le idee chiare sull’entità del problema, che va verificato con eventuali esami strumentali”, avverte infatti De Ponti, prima di concludere l’articolo indicando alcuni accorgimenti da adottare, come l’utilizzo di un’ortesi plantare e la pratica sapiente di stretching e alcune esercitazioni eccentriche.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Curare la fascite plantare”, di Luca De Ponti, pubblicato su Correre n. 426, aprile 2020 (in edicola a inizio mese), alle pagine 66-67.