Quinta Settimana
Perché corriamo il lungo lento?
Con la speranza che il meteo ci conceda un po’ di clemenza, gli appassionati che stanno seguendo il programma “Performance” si troveranno, domenica 18 agosto, il primo “lungo lento” da due ore.
Si tratta di un allenamento da eseguire ad andatura facile, di solito corrispondente a 50-60” al chilometro più lentamente del ritmo gara sui 10 chilometri (un esempio: ho concluso una gara di 10 km in 50 minuti, quindi a una media di 5’/km: eseguirò il lungo lento a una media di 6’/km, 6 minuti ogni chilometro).
Proprio perché l’intensità è bassa, la durata dovrà essere piuttosto lunga. Correre così a lungo è necessario proprio per adattare le articolazioni e i muscoli, ma non solo.
Queste sedute dal chilometraggio consistente servono a migliorare la “capilarizzazione”, cioè l’aumento della rete dei “capillari”, quei piccolissimi vasi sanguigni che portano sangue alle fibre muscolari, e ad addestrare le fibre muscolari stesse e a economizzare il glicogeno utilizzando maggiormente gli acidi grassi e a trovare un buon equilibrio termico.