Domenica 3 dicembre la Maratona di Fukuoka (Giappone) compie 71 anni. Prima dei campionati mondiali di atletica, organizzati nel 1983, la classica del Sol Levante, che parte e arriva dallo stadio Heiwadai, era considerata la gara con più qualità.
Nel 1967 l’australiano Derek Clayton vinse in 2h09’36”, allora migliore prestazione mondiale. Altra pietra miliare 2h08’18” il 6 dicembre 1981 di un altro “aussie”, Robert De Castella. In quella gara fu quarto Gianni Poli, con il nuovo record italiano di 2h11’19”. Gianni migliorò 2h11’45” stabilito da Giuseppe Cindolo proprio a Fukuoka (e con identico quarto posto!) il 7 dicembre 1975. In occasione della gara, per Poli fu coniato il termine di “samurai”.
Il calendario mondiale è sempre più affollato di gare, ma il fascino della gara nipponica ha tenuto nel tempo. Così, scorrendo l’albo d’oro, si incontrano i nomi di Frank Shorter, Toshihiko Seko, Juma Ikangaa ma anche quello di Haile Gebrselassie, che, in un’edizione memorabile, innescò un mille in 2’47” verso il 35° chilometro per staccare l’ucraino Baranovskyi.