“È l’emozione più grande della mia vita”. Commenta il 19enne Mattia Furlani bronzo olimpico come Evangelisti quarant’anni fa.
La prima medaglia dell’atletica italiana ai Giochi olimpici di Parigi arriva dal più giovane della spedizione azzurra: il diciannovenne Mattia Furlani è terzo nel salto in lungo con la misura di 8,34 m saltata ben due volte.
Dopo quello di Tokyo 2021, rivince l’oro il greco Miltiadis Tentoglou con 8,48 davanti al giamaicano Wayne Pinnock, argento con 8,36.
Per la seconda volta l’Italia va sul podio nel lungo maschile alle Olimpiadi. La medaglia di Furlani arriva quarant’anni dopo il bronzo di Giovanni Evangelisti a Los Angeles 1984.
“È l’emozione più grande della mia vita – ha commentato Mattia Furlani dopo la gara – A ogni salto l’obiettivo era di andare sempre più lontano, ero convinto che mettendocela tutta sarei potuto arrivare alla medaglia.
“Sono contento che sia venuta fuori una serie del genere, dal punto di vista tecnico è stata una delle mie gare migliori, in cui ho messo in pratica il lavoro svolto: impressionante per la consistenza, probabilmente non saltavo così bene dalla stagione indoor. Peccato per quei due nulli, ma… wow! Un giorno indimenticabile, anzi una settimana indimenticabile in cui sono successe tantissime cose. E c’è ancora tanto da sognare con la nostra squadra”.
Martello, Fantini dodicesima
Nel martello dodicesima la campionessa europea Sara Fantini che ripete lo stesso piazzamento di tre anni fa ai Giochi con 69,58.
Out in semifinale Luca Sito nei 400 metri, al quinto posto con un notevole 45.01, e anche Ayomide Folorunso sui 400 ostacoli, a sua volta quinta in 54.92.