Mezza maratona: al risveglio è ancora Italia!

Mezza maratona: al risveglio è ancora Italia!

09 Giugno, 2024
Foto FIDAL/Francesca Grana

In testa dal 15° chilometro, Crippa ha controllato la gara liberando le energie in un magnifico finale in pista, quando anche Pietro Riva ha superato il tedesco Petrus conquistando la medaglia d’argento negli ultimi 100 metri. Italia prima a squadre grazie ai tempi di Crippa (1.01’03”), Riva (1:01’04”) e Selvarolo (1: 01’27”), sesto al traguardo.

Dopo la doppietta sulla gara di corsa più corta, i 100 metri piani vinti sabato sera da Marcell Jacobs su Chituru Ali, arriva per l’Italia la doppietta su quella più lunga: la mezza maratona incorona Yeman Crippa campione d’Europa davanti a Pietro Riva. 

Crippa: gara da leader 

Crippa ha preso in mano le redini della gara subito dopo il passaggio al rifornimento del 15° chilometro: con un’accelerazione prolungata ha dato l’impressione di voler “saggiare” la tenuta dei suoi avversari, in particolare i tedeschi Amanal Petrus e Samuel Fitwi Sibhatu; vista la tenuta sostanziale degli avversari, ha dato l’impressione di non insistere sul tentativo di selezione sul ritmo, calando l’intensità e consentendo così l’aggancio al quartetto di testa da parte di Pietro Riva, fino a quel momento nel secondo gruppo con anche Pasquale Selvarolo.

Dopo il sottopasso, all’ingresso in pista, Crippa ha dato fondo alle energie, scavando un margine di una ventina di metri tra sé e il tedesco Petrus, che proprio nell’ultima curva e nel rettilineo finale ha dovuto subire il micidiale cambio di ritmo di Riva.

L’Italia vince anche il titolo a squadre grazie ai tempi dei primi tre azzurri: 1.01’03” di Crippa (record dei Campionai europei), 1:01’04” di Riva, 1: 01’27” di Selvarolo, sesto sul traguardo. I risultati degli altri azzurri: ottavo Eyob Faniel (1:01’29”), decimo Yohanes Chiappinelli (1:01’42”) e ventisettesimo Daniele Meucci (1:03’45”). Per tutti gli azzurri si tratta del primato personale stagionale.

Mi ha emozionato correre in casa a Roma – ha detto Yeman Crippa al microfono RAI di Elisabetta Caporale -. Confermare il titolo europeo (10.000 m, Monaco 2022) è stato tosto. In gara ho avuto un piccolo fastidio al fianco, che poi è andato via e mi sono tranquillizzato. Fino a che non sono entrato nello stadio ero ancora sotto pressione, ma gli ultimi duecento metri me li sono goduti. I giorni  di vigilia sono stati inevitabilmente carichi di tensione, perché è vero, come state sottolineando un po’ tutti, che  l’ambiente della squadra azzurra è stimolante, con una vittoria dopo l’altra, ma è anche vero che se poi, in mezzo a tutte queste vittorie, manca la tua, sono problemi!»  

«È il momento più bello della mia carriera – racconta Pietro Riva – nella gara vinta da un amico, che per me è un esempio. Anche per questo sono felice. Non mi aspettavo il secondo posto, sapevo però di andare meglio in strada che in pista. Durante la gara mi sentivo benissimo, ho corso pensando alla posizione»”.

Donne: delusione Yaremchuk

«Ci tenevo troppo a questa gara, nella città dove vivo, sulle strade dove sono stata incitata da tante persone che ormai mi conoscono, perché mi vedono quando mi alleno.» 

Non nasconde la delusione, Sofiia Yaremchuk, per questo campionato europeo di mezza maratona chiuso in diciannovesima posizione in 1:11’32” (lei capace di correre la mezza maratona in 1:08’27” in febbraio, a Napoli) e per di più come seconda delle azzurre, preceduta sul traguardo da Elisa Palmero, quindicesima in 1:11’22”, primato personale.

«Da domani testa bassa a preparare la maratona delle Olimpiadi» ha concluso l’allieva di Fabio Martelli. 

La gara ha fornito, se mai ce ne fosse bisogno, della prova delle qualità di Karoline BjerkeliGrøvdal, la norvegese che, a meno di 48 ore dall’argento nei 5.000 metri, dove è stata battuta da Nadia Battocletti, ha saputo correre da protagonista la mezza maratona in 1:08’09”, record dei Campionati europei, rifilando 46 secondi alla rumena di origine keniana Joan Chelimo Melli (1:08’55”), in testa fino al 19° chilometro e ostretta poi a guardarsi fino all’ultimo dalla britannica Calli Hauger-Thackery, terza in 1:08’58”.

Classifica a squadre: 1. Gran Bretagna, 2. Germania, 3. Francia, 5. Italia

Risultati delle azzurre: 

15. Elisa Palmero (1:11’22”); 19. Sofiia Yaremchuk (1:11’32”), 35. Sara Nestola (1:12’27”), 54. Federica Sugamiele (1:15’34”), 

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