Foto Danilo Donadio

ZONA MISTA – zapping tra maratona ed elezioni

Tutto in streaming. Che volete ora la tv non basta più, ci sono i social, gli I-phone, gli smartphone, così se mamma Rai, o Sky, o Mediaset non sono di vostro gradimento, nel senso che non trasmettono qualcosa che vi aggrada, e non vi va di uscire, ci pensa lo streaming.

Con un computer domenica si poteva saltabeccare tra un’elezione in quella di Ostia per il presidente e i consiglieri della Fidal e la maratona del Lago Maggiore, valida per il titolo italiano della specialità.

Non ho visto quasi nulla della maratona, preferendo l’election day atletico, dove lo streaming era quasi perfetto, mentre l’audio all’interno del Palafikjiam mi dicono avesse problemi.

Un paio di considerazioni. La prima. La maratona italiana sta toccando uno dei punti più bassi, sotto il profilo squisitamente tecnico. Non me ne voglia Ahmed Nasef, nuovo campione italiano, che conosco pure personalmente, come atleta merita certamente per lo spirito di abnegazione, per la voglia, la costanza che contraddistingue i suoi 40 e passa anni, ma un titolo vinto con 2h20’25” è onestamente poca cosa. Lo stesso vale per il crono realizzato da Martina Facciani in 2h43’11” che di anni ne ha almeno 10 di meno.

D’accordo che i nostri azzurri si stanno leccando le ferite del dopo Rio. Si sono perse le tracce di Daniele Meucci, Ruggero Pertile sta correndo sul Sunset Boulevard, e La Rosa cerca di ricostruirsi. Ma gli altri? Ce ne sono anche altri? Certo, peccato che corrono in altre latitudini. La maratona estera fa gola, è più remunerata, ha più pubblico, invoglia a fare un viaggio, siamo un popolo di esterofili!

La dimostrazione: quasi 3000 italiani a New York. Niente male. Una partenza e arrivo mozzafiato, chi scrive lo ha provato una volta oltre 30 anni fa, ma era più a misura d’uomo. Oggi business più assoluto.

Assegnare titoli italiani a fine stagione novembre è come affermare che non ci interessa molto chi vince, anche perché non si è presentato alcun dirigente nazionale per le premiazioni. E per forza c’era l’elezione del Presidente. Lo stesso è accaduto molto probabilmente anche Levico Terme nella seconda prova del cross, indicativo per gli Europei di Chia.

Seconda considerazione. A Ostia è stato rieletto Alfio Giomi, con una maggioranza uguale a quella di 4 anni fa.. Il suo avversario Stefano Mei, si è battuto alla grande, ma era scritto che nonostante i mugugni e gli insuccessi degli ultimi anni, l’atletica non vuole assolutamente cambiare vela. Dopo l’addio (dimissioni del CT Massimo Magnani), molto probabilmente alla guida degli azzurri arriverà Stefano Baldini. Ne riparliamo.

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