Lui riparte da lì. Traduzione: Marcell Lamont Jacobs riparte dal meeting di Savona. Incredibile ma vero.
Spieghiamo perché abbiamo usato il termine incredibile. Si sosteneva a più voci che il campione olimpico di Tokyo, il primatista europeo dei 100 metri e campione mondiale indoor del 60 metri in Italia (Golden Gala a parte) non si sarebbe palesato. Invece, ecco la smentita, che non è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Da febbraio, infatti, girava voce che la pista magica del Fontanassa di Savona lo avrebbe accolto a braccia aperte e l’uomo più veloce del continente, non ha mai smentito. Né lui, neppure il suo allenatore Paolo Camossi e neppure il suo entourage folto di personaggi addetti alla comunicazione.
La notizia ufficiale è arrivata sabato, con una sorta di intervista “esclusiva” apparsa su “La Gazzetta dello Sport”, dove Marcell annunciava il suo esordio assoluto all’aperto, ma odi odi non nei suoi 100 metri, bensì sulla distanza doppia: i 200. Questa si chiama riconoscenza. In primis all’organizzatore del meeting di Savona che lo scorso anno ha allestito la gara che lo ha portato a divenire l’uomo più veloce d’Italia, con quel 9”95. Una sorta di trampolino di lancio verso l’estate culminata con il 9”80 a Tokyo con l’oro al collo nei 100 e nella 4×100. Due medaglie, due. Sarà ben ribadirlo ogni tanto.
Cominciamo a segnarci sul nostro personalissimo taccuino la data del meeting “Giulio Ottolia”: 18 maggio. Pare che il “nostro” scenderà in pista l’ora esatta di quando esattamente il 13 maggio infranse il muro dei 10” netti. Savona lo ha visto partente per ben sei volte negli ultimi 7 anni, sempre sui 100 metri. Sarà la magia dell’impianto che è posto su una collinetta che guarda il mare, sarà perché verso le cinque della sera si alza un venticello, più o meno sempre nella norma, che soffia a favore degli atleti, sarà per tutte queste cose, ma il meeting di Savona assume da qualche anno un aspetto del tutto particolare.
Quello che forse sconcerta nell’intervista, oltre alla pigrizia di Marcell, elemento riscontrabile in quasi tutti i velocisti, è che l’azzurro avrebbe preferito addirittura riprovare il lungo o addirittura il triplo, ma non avventurarsi su una distanza che ha affrontato l’ultima volta 4 anni fa e chiusa con un 20”61.
Già si sono fatti calcoli sul suo crono finale. Chi azzarda, un sub 20, chi chissà cosa. Non resta che attendere. Tutto sommato manca un mese. Nel frattempo, si può sognare. Non costa nulla. Sogna anche Marco Mura (organizzatore) che è felice come avere vinto al Superenalotto. Nel frattempo sta preparando anche un meeting con i fiocchi e controfiocchi. Restiamo in trepida attesa.
Accadde il 13 aprile del 2003
Paula Radcliffe realizza il record del mondo della maratona con il tempo di 2H15’25”.
Avviso ai naviganti: Zona Mista si ferma per la settimana di Pasqua. Auguri a tutti. Ci si rivede il 27 aprile.