Domenica 26 aprile era in programma la maratona di Londra, con la sfida tra i due migliori al mondo: Eliud Kipchoge e Kenesisa Bekele. Tutto rimandato, per ora, come da tempo sappiamo, a domenica 4 ottobre, ma nella data originaria dell’evento gli “Atleti disagiati” cercheranno ugualmente di narrare in contemporanea sulle proprie pagine social una corsa mai disputata. Il tutto finalizzato a una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana nell’emergenza contro il Covid-19.
Perdere tanto, perdere eventi forse irripetibili, una sfida tra Eliud Kipchoge, monarca da diverse stagioni in maratona, e un Kenenisa Bekele che molti davano a fine carriera e che invece sembra avere varie vite atletiche. Tutte bellissime. Era tutto pronto per qualcosa di grandioso alla maratona di Londra di domenica 26 aprile, gli organizzatori non si erano fatti mancare nulla e possiamo immaginare gli sforzi, non solo economici, e niente, la mazzata epocale del Covid -19 continua a strozzare un sacco di vita. Finalmente avremmo assistito a una sfida uomo contro uomo, un po’ come nelle gare olimpiche e mondiali, una maratona nella quale il tempo avrebbe dovuto essere una variabile di minore importanza, anche se, con due tipi così fare ipotesi è un azzardo.
Attenzione al vuoto
Non so perché di Londra ricordo poco. Una delle poche cose che ricordo è quella scritta giù in metropolitana che continuavo a fissare nello sferragliare delle carrozze in frenata: Mind the gap, che potrebbe suonare in italiano come Attenzione al divario, se letterale, ma a me piace un’altra versione: Attenzione al vuoto, che in questo periodo pare racchiudere un significato tutto particolare.
“The Lockdown” London Marathon
E se vuoto c’è, tocca cercare di riempirlo con molta fantasia. Gli Atleti disagiati (www.atletidisagiati.it) cercheranno di narrare in contemporanea sui loro social, Facebook, Instagram e Twitter, una corsa mai disputata: Sarà una cronaca immaginata che seguirà la cronologia della vera maratona: collegamento alle 10:15 con i primi commenti e informazioni sul cast, partenza alle 10:30 e arrivo dopo circa 2 ore, quindi verso le 12:30. I Disagiati in modo un po’ folle daranno conto di tutto: attacchi, strategie di gara, strappi con tempi parziali da fantascienza, colpi a sorpresa, magari un terzo incomodo che non ti aspettavi, uno partito dietro, senza nome sul pettorale, e perché no, delusioni (qualche ritiro eccellente?), come se davanti ai loro occhi andasse davvero in scena lo spettacolo di Maratona (solo quella maschile). Saranno parole accompagnate da foto e poi chi può dire cosa potranno escogitare per questo bizzarro ma interessante esperimento, di certo, una novità.
Divertimento a fini benefici
In realtà questo succede sempre ad ogni grande maratona, e forse da questo potrebbero aver preso spunto in questa idea, gli appassionati commentano sempre in tempo reale sui social gli episodi di gara che stanno seguendo, a volte con effetti un po’ troppo didascalici, in questo caso il pericolo di essere troppo didascalici non sussiste… è tutto pensato in soggettiva, nulla è oggettivo, di oggettivo c’è solo la nostra voglia di uscire da questo stallo e di tornare a una vita normale. O quasi.
È un gioco di abilità, un bell’esercizio mentale, ma al gioco hanno pensato di abbinare una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana nell’emergenza contro il Covid-19 e la speranza è che molti vogliano contribuire anche con un piccolo gesto.
Info: www.atletidisagiati.it