L’attesa era tanta. Forse troppa. Tra presentazione, cronache e commenti, l’atletica, quella in pista, si è palesata su quasi tutti i quotidiani in formato extralarge. L’appuntamento era incentrato sulla prima uscita di Filippo Tortu, ex ”bimbo con le ali” che dopo il periodo di clausura, l’annullamento degli Europei, lo spostamento di un anno dei Giochi, tornava alle gare. Unica sua apparizione in quel di Ancona (assoluti indoor), un giorno prima dell’inizio della chiusura dello sport in Italia per lo scoppio della pandemia. Pippo opta per Rieti, forte del 9”97 ventoso di un anno fa. Viene allestita la Fastweb Cup, si corrono distanze veloci e ostacoli, all’ultimo istante si aggiunge anche Gimbo Tamberi (lui quando può non manca mai!). E’ finita come tutti sanno: 10”28 in batteria e 10”31 in finale preceduto da un inglese che batte bandiera del Ghana, forse per trovare spazi internazionali. Ad ogni buon conto Sean Safo – Antwi ai Giochi del 2014 non ha passato le batterie nei 100.
Tutto finito? Assolutamente no. A questo punto ci pensa Davide Re a dire la sua. Nessun proclama, come suo costume, anche se l’azzurro avesse l’ardore di affermare: “Quest’anno scenderò sotto i 44” nel giro di pista”, la grande stampa non lo prenderebbe neppure in considerazione! A differenza di chi sostiene di sognare nei 100 metri 9”92! Davidissimo è sceso in pista nei 100, per velocizzarsi, come giustamente deve fare un quattrocentista, sulla pista che lo vede sgroppare tutti i giorni, ha stampato un bel 10”47, con una partenza dai blocchi da far impallidire lo stesso Tortu. L’imperiese di stanza a Rieti si è migliorato di 47 centesimi di secondo. Non si è dovuto attendere molto, un’ora abbondante, per vederlo di nuovo in pista e questa volta nei 200. Davide ha chiuso in 20”69, tempo che la dice lunga sulle sue possibilità nel giro di pista. Un crono spettacoloso che migliora il suo limite che era fermo a 20”90, con un miglioramento di 21 centesimi di secondo. Qualche minuto dopo avrebbe potuto schierarsi per la finale dei 100, ma la sua allenatrice Chiara Milardi ha alzato la paletta rossa. Alt! Va bene così. La giornata reatina ha avuto il suo massimo fulgore con il discorso fatto di soli sorrisi di Davide Re. Forse nessuno se lo aspettava. Lo rivedremo presto a casa sua, a Savona, nella Liguria di Ponente. Un consiglio ci permettiamo di darlo, si muova per tempo, le autostrade da quelle parti sono piuttosto intasate!