Giovani leoni

Giovani leoni crescono

La rubrica “Giovani Leoni” fece il suo ingresso su Correre nel numero di novembre 2013. In un periodo di particolare crisi della corsa agonistica italiana, sia nel mezzofondo sia nella maratona, decidemmo di ricominciare a mettere in contatto i nostri lettori con i nuovi talenti della corsa e di dar loro visibilità e sostegno seguendone insieme, lettori e redazione, la vicenda agonistica ed esistenziale, il loro diventare adulti. 

Detto, fatto: nell’estate di quell’anno Francesca Grana raggiunse la nazionale giovanile in raduno a Moena (TN) sotto l’occhio tecnico e paterno di coach Endrizzi. Ne nacque un silos di interviste che si fecero prima clip video per la nostra pagina facebook e per Correre.it, poi un servizio sulla rivista, articolato in due puntate: la prima (Correre di novembre 2013) dedicata agli “allievi” (16-17 anni) protagonisti dei Campionati mondiali under 18 di Donetsk, la seconda concentrata sugli azzurri impegnati a Rieti per i Campionai europei Juniores (under 20).

60 numeri fa

Sul numero di dicembre 2013 (Correre n. 350), quindi, si concludeva la carrellata di presentazioni della covata di debuttanti tra cui si nascondeva, adesso possiamo dirlo, la meglio gioventù del mezzofondo italiano del nuovo millennio.

Ecco perché, a cinque anni di distanza dal primo articolo della rubrica Giovani Leoni, siamo tornati a chiacchierare coi protagonisti di allora: promesse mantenute o sogni infranti?

Un sogno dolceamaro

Quasi nessuno ha abbandonato l’atletica. E questo, forse, è l’aspetto che stupisce di più.

Alcuni “ce l’anno fatta” e non hanno mai smesso di far parlare di sé. Quasi tutti continuano a correre dietro allo stesso sogno azzurro di allora, pur tallonati dal dubbio se riusciranno ancora a raggiungerlo o meno. Corrono. Con meno spensieratezza. Con ostinata testardaggine. Ma corrono. E tanti ancora giurano che il prossimo sarà l’anno della verità. Un po’ meno dolce. Molto più amaro rispetto a quel sogno di cinque anni fa. 

Tra infortuni e ambizioni

Riparlando coi protagonisti di Rieti e di Donetsk, ci siamo fatti raccontare cosa sia cambiato in loro, nelle loro vite e nel loro modo di vivere l’atletica. 

Per provare a capire dove e come si sia inceppato il meccanismo che li aveva proiettati ai vertici dell’atletica nazionale, perché certe promesse non siano state mantenute o come abbiano fatto a diventare gli atleti che già allora sognavano di essere.

Anche stavolta, come già allora, con lo stesso criterio di quella prima volta, dividiamo il servizio in due puntate e con identica scansione: gli “allievi” di allora in questo numero di Correre di dicembre 2018, gli under 20 del 2013 nella prossima uscita, gennaio 2019.

Nelle otto pagine del servizio trovate le testimonianze di Elena Bellò, Yassin Bouih, Yohanes Chiappinelli, Yemaneberhan Crippa, Said Ettaqy, Marco Lano, Jacopo Peron, Giulio Perpetuo, Nicole Reina, Silvia Salera, Eleonora Vandi e Federica Zenoni. 

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Domani in un istante”, di Francesca Grana, pubblicato su Correre n. 410, dicembre 2018 (in edicola a inizio dicembre), alle pagine 72-79.

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