Sembrerebbe tutto finito. Invece no. Il mondiale di atletica di Londra ha lasciato il suo strascico, fatto di analisi (poche) e di polemiche via social network (troppe). Tra la stampa quotidiana sportiva la voce più tonante l’ha fatta “La Gazzetta dello Sport” che ha cercato di analizzare i risultati poco lusinghieri degli azzurri andando a sentire le opinioni di Giuseppe Gibilisco (ultima medaglia d’oro mondiale nel 2003), Fiona May, Alberto Cova e Stefano Mei. Ne sono sortite interviste interessanti, dove ognuno di loro ha cercato dare una il suo apporto nella speranza che l’atletica possa ripartire dopo l’ennesimo anno zero. Da parte della rosea di Milano, che ha usato certamente il fioretto senza mai affondarlo nelle ferite della “regina”, ha fatto riscontro la spada, o forse meglio lo spadone che hanno adoperato gli intervistati.
Fin qui tutto nella normalità. Non si riesce, però, a capire la posizione della federazione. Il presidente ha declinato l’invito per esprimere la sua opinione, peggio ancora i ragazzi di alcune società militari, addirittura stoppati, termine calcistico, ma quanto mai appropriato per questo silenzio stampa, che sa tanto di team calcistici, ricordando però che l’Italia di Bearzot quando decise di evitare interviste, vinse il Mondiale. L’unico che ha risposto all’invito della redazione dell’ex Via Solferino è stato Gianmarco Tamberi. Uno dei pochi che non aveva nulla da rimproverarsi. L’azzurro è poi volato Birmingham, terz’ultima giornata della Diamond League, dove Barshim nell’alto è andato a fare solletico alle stelle valicando l’asticella a 2,40.
Dopo la scorpacciata mondiale, l’atletica, quella pista, in poco più di quindici giorni esaurirà le sue batterie. Attenzione però gli ultimi fuochi non sono di certo fatui. Si parte giovedì con il Weltklasse di Zurigo (prima finale della Diamond League), con Tamberi in pedana per l’ultima volta, poi l’1º settembre Bruxelles (Memorial Van Damme) per la seconda finale. In Italia non si rimane con le mani in mano, martedì 29 agosto a Rovereto va in onda il Palio della Quercia, il più antico meeting italiano e il 2 settembre l’atletica torna a Rieti dopo due anni. Intanto i primi rumors podistici parlano già di attacco al record del mondo a Berlino nella maratona di fine settembre, per mandare in solluchero prima del tempo runner di ogni specie, da scrivania, della domenica, quelli che non fanno passare un giorno senza indossare le scarpe, insomma tutto il variegato e splendido mondo delle corse di lunga lena, compresi quelli che non si sono accorti che le gare mondiali di marcia e maratona, mostrate dal primo all’ultimo metro, con commenti interviste e quant’altro non si trasmettevano su Rai2, poiché si sono svolte durante la mattina o il primo pomeriggi trovavano la loro collocazione sul canale sportivo della Rai, con ore e ore di trasmissione in diretta.