Signori in carrozza. Si parte. Destinazione Belgrado. Capitale un tempo della Jugoslavia oggi della Serbia. In programma ci sono da venerdì a domenica i XXXIV Campionati Europei indoor.
La nostra è una spedizione abbastanza nutrita e con qualche velleità di sorta. Non è il caso di fare né proclami e neppure previsioni di eventuali medaglie, visto che nell’ultima occasione (Olimpiadi Rio) ce ne siamo tornati con un bel “zero tituli” di mouriniana memoria. Ricordiamoci che questa volta si “gioca” in Europa, dove l’atletica, specie nel mezzofondo, soffre da anni di una crisi senza soluzioni.
A Belgrado l’Italia arriva dopo i campionati assoluti di Ancona, dove il salto in lungo ha mandato in solluchero gli aficionados. Il trio: Jabobs, Randazzo, Howe potrebbe darci più di una soddisfazione, così come Silvano Chesani nell’alto. Il trentino che vive a Modena, già due anni fa a Praga salì sul podio (secondo), lo stesso atleta pensa che con 2,30 si possa ambire a qualcosa di importante.
Nel triplo l’immarcescibile Fabrizio Donato che segue tecnicamente Andrew Howe collezionerà la sua ennesima maglia azzurra, poi tra i probabili protagonisti anche Yeman Crippa che ha già giocato un bel jolly andando a migliorare un primato annoso, come quello di Venanzio Ortis nei 5000 sotto tetto. D’accordo, è una gara poco frequentata, ma arrivare nei pressi di Mo Farah è sempre qualcosa di assai significativo.
Capitolo donne. Si punta alla medaglia nella staffetta 4×400 con Chigbolu, Hooper, Folorunso, Spacca, in questo caso già una piccola polemica è scoppiata. Ayomide Folorunso dopo la vittoria pochi giorni fa a Madrid nel doppio giro di pista ha esternato tramite il suo tecnico la sua delusione di non poter correre la gara individuale.
Non ci sarà Libania Grenot. Si starà ritemprando nel suo “eremo” caraibico? Come sempre le polemiche sono il sale di ogni competizione e conoscendo Elio Locatelli alla sua prima uscita ufficiale vedrete che il ct sistemerà ogni cosa.
Due anni fa a Praga l’Italia tornò a casa con tre medaglie: argento con Alessia Trost (alto) che a Belgrado non sarà presente, stesso metallo con Silvano Chesani (alto) e bronzo con Federica Del Buono (1500) quest’ultima ancora in bacino di carenaggio per una serie continua di infortuni. Fotocopiare gli stessi risultati sarebbe già un bel viatico per la stagione 2017. Gli azzurri presenti saranno 26 (15 uomini e 11 donne).
Da venerdì 3 sino al 5 marzo Zona Mista sarà quotidiana per i Campionati Europei indoor a Belgrado.