Due gli spunti settimanali per la rubrica. Il primo il ritorno di Eleonora Giorgi alle gare. Il secondo: la Stramilano di domenica prossima. Procediamo con ordine.
Avevamo lasciato Eleonora Giorgi, piangente, sotto il sole infuocato di Berlino (squalificata durante la gara europea sulla distanza dei 20 km). Non era la prima volta. Stare adesso a ricordare gli inciampi precedenti non pare di buon auspicio per il futuro, sta di fatto che con la nuova “gestione” tecnica affidata ad Antonio La Torre, la ragazza lombarda, ha deciso di concerto con la stessa federazione, di allungare la gittata sino a 50 km. Distanza che almeno quest’anno ai Mondiali di Doha sarà celebrata ancora una volta. Poi si vedrà, infatti, almeno sulla carta a Tokyo 2020 per la parità di genere dovrebbe essere inserita anche la 50 km donne, a partire dai mondiali di Eugene (2021), Budapest (2023) e via dicendo le gare dovrebbero essere ridotte a distanze che vanno da 10, 20, 30 e 35. Staremo a vedere.
Torniamo a Eleonora Giorgi. La ragazza si è messa di buzzo buono a incamerare chilometri, pare non abbia battuto ciglio sulla spinosa questione, ha cercato compagni di allenamento anche tra gli amatori, chiedendo aiuto tramite facebook, con semplici richieste del tipo: “Sarò ad allenarmi al Parco di Trenno (Milano) dalle 10 alle 14, passatemi a salutare, correte pure qualche chilometro con me”, frasi simpatiche, accattivanti come nel suo modo di essere. Intanto in attesa della Coppa Europa a metà maggio dove dovrebbe esordire nella 50 km di marcia, la ragazza allenata da Gianni Perricelli è andata a vincere per il secondo anno consecutivo il Memorial Albisetti, classica di tacco e punta in quel di Lugano. Fieno in cascina come si dice in gergo e felicità per un successo che serve per il morale, per la voglia di continuare a fare fatica.
Eccoci con il secondo punto. La Stramilano programmata per domenica. La madre di tutte le corse competitive e non, ideata all’inizio degli anni Settanta che si appresta tra due a tagliare il 50º compleanno, non una cosa da poco. La corsa nazional popolare che ha visto il fior fiore dei migliori fondisti di tutto il mondo sfidarsi sulle strade di Milano, vanta un palmares invidiabile, che speriamo possa essere valorizzato anche quest’anno. Ne riparliamo la prossima settimana.