Auguri e regali di Natale

Incombono le feste. Da Natale a Capodanno. Un mare di auguri. Un continuo o quasi scambio di regali. Anche la rubrica “Zona Mista” prima di prendersi una decina di giorni di pausa, non si astiene. Scartiamoli insieme questi regali. La carta deve essere rossa, con fiocchi colorati ben evidenti. Mettiamoli sotto l’albero di Natale, con le luci intermittenti accese.

Il primo dono di Natale al Presidente Alfio Giomi al quale auguro due anni di successi (medaglie ai Mondiali e Olimpiadi) in modo che possa terminare il suo mandato lasciando un segno indelebile.

Il secondo regalo ad Antonio La Torre (The Tower). Il DT si trova di fronte una sorta di città sventrata dopo i bombardamenti di Berlino, auguro di poter mettere mano alle gru, ai mezzi di soccorso per salvare dalla probabile disfatta gli “ultimi” atleti che ha già individuato.

Terzo gioiellino alle tre T azzurre: Gianmarco Tamberi detto “Gimbo”, che la sua caviglia resti sana e che ci delizi dei suoi balzi verso il cielo. Alessia Trost, il nostro fenicottero, di base ora è ad Ancona, forza, ci dia una buona volta una lezione a noi scribacchini o pennivendoli o gazzettieri come chiamava i giornalisti, un certo Carmelo Bene, ci dica non è per nulla finita e che i 2 metri sono alla sua portata. Terza T, di Filippo Tortu, detto Pippo. Il bimbo con le ali, il ragazzo prodigio, sul quale in molti (chi scrive compreso) avrebbero scommesso su un meno 10 nei 100 metri. Così è stato. Poi però il tutto è finito in un solo mese tra maggio giugno, con un’appendice ad agosto a Berlino. Quest’anno si doppia. Ci faccia sognare – 20 nei 200, qualche gara in più e qualche riferimento alla Juventus in meno.

Il regalo da scartare ai mezzofondisti è poco consistente. E’ fatto di poche caramelle dolci. Ci salva Yeman Crippa, lui c’è sempre o quasi, merita rispetto e incitamento per tutto il suo impegno e i suoi risultati. Al trentino si deve aggiungere un bel regalo di Natale per Nadia Battocletti, nella speranza che centellini gli impegni e li scelga attentamente, tenendo presente che a 18 anni non si può andare a “ballare” ogni domenica.

Capitolo lanci. Carbone sotto l’albero. Ci informano che Daisy Osakue vestirà una maglia con le stellette, mentre pare che Marco Lingua, l’eretico, continui imperterrito a lanciare il martello.

Maratona. Un regalo da scartare a Valeria Straneo, mamma a 42 anni decide di correre in 2h30 e pochi la maratona. Poi una sorpresa per il gradito ritorno di Daniele Meucci, agli altri maratoneti a Rachik, a La Rosa, a Faniel, alla Bertone, alla Dossena, alla Marauoi: a Berlino hanno tenuto alto il nostro vessillo! L’unica speranza è che ci degnino della loro partecipazione anche a maratone italiane. Buone feste a tutti Ci si rivede prima del Campaccio!

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