Atletica leggera: la bella estate 2021

E’ un’estate che vorremmo non finisse mai. Allori sportivi come se piovesse, in primis i 5 ori olimpici che ci hanno allietato all’inizio di agosto, che nessuno, neppure il più ottimista avrebbe mai pensato tanto che parecchi ex atleti/e hanno ammesso di essersi commossi. Il primo di agosto nel clan azzurro c’era talmente tanta euforia che il DT Antonio La Torre il giorno successivo agli ori di Jacobs (100) e Tamberi (alto) ha dovuto chiamare a raccolta tutta la spedizione azzurra ricordandolo loro che le gare di atletica erano appena iniziate, riportando alla cruda normalità tutti i componenti della nazionale, coadiuvato da Gimbo Tamberi in qualità di capitano.

Le lacrime di tre bellissime ragazze nei 100 metri delle Paralimpiadi, sono state il compendio di questa splendida estate atletica. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contraffatto hanno conquistato i primi tre posti nei 100 metri sulla pista bagnata di Tokyo, la stessa che ha visto lo splendido oro di Marcell Jacobs e della 4×100 composta da Lorenzo Patta, lo stesso Marcell, Faustino Desalu e Filippo Tortu. Un altro momento unico che ha commosso l’Italia intera.

Nel frattempo, domenica in quel di Chorzow in Polonia, medesima pista che ha ospitato i mondiali di staffette e il Campionato Europeo a squadre (ex Coppa Europa), Filippo Tortu è tornato al primo amore: i 200 metri. Specialità alla quale aveva voltato, forse ingiustamente, le spalle troppo presto. Filippo nasce come duecentista, i suoi primi vagiti sulla distanza, facevano presagire grandi cose, ad esempio di 200 di Londra 2017 (semifinali), dimostravano che un ventenne era in grado di mostrarsi con i più grandi, poi… Inutile ora stare a vivisezionarne i motivi, c’è però da tenere presente che il 9”99, (primo italiano a scendere sotto il muro dei 10”) era stata la svolta per dedicarsi anima e corpo alla distanza olimpica per eccellenza. Purtroppo questo sub 10” non si è più ripetuto e forse qualche tempo si è perso a rincorrerlo.

Quest’anno Filippo, come molti altri, è incappato nel Covid 19 e non si è potuto allenare adeguatamente per i 200. Così si legge abitualmente nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate dall’azzurro e dal suo staff. C’è pure qualche tecnico che ritiene non si alleni adeguatamente per questa distanza, insomma sulla brace di carne al fuoco per l’ex bimbo con le ali, sempre molta, chi scrive però fa sua la dichiarazione di Stefano Tilli comparsa dopo i Giochi su “La Gazzetta dello Sport”: “Filippo è chiuso sui 100 come i barbieri il lunedì”. La gara di Pippo a Chorzow si è conclusa dopo 20”40 (terzo) con un tempo di reazione al via non da velocista. Un punto di partenza. Questo è certo. Occorre però entro la prossima estate togliere 40 centesimi di secondi per giocarsi la finale ai Mondiali di Eugene. Non un giochetto!

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